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Il vaccino contro il Papilloma Virus: cosa dobbiamo sapere

Da Ostetricaelisa @enmidwife

Negli ultimi anni, grazie anche alla maggiore diffusione delle informazioni, i vaccini sono stati messi in forte discussione. A partire da quelli obbligatori da effettuare in età pediatrica.


Ma oggi vi voglio parlare del vaccino contro il Papillomavirsus (HPV), che come sappiamo è un virus responsabile del tumore al collo dell'utero.
Parlare di vaccini è un tema piuttosto spinoso. Se da un lato le ASL e le campagne informative ministeriali ce le presentano come sicure ed efficaci, dall'altra parte ci sono le ricerche scientifiche che si insinuano e mettono tutto in discussione.
Dal mio punto di vista, è solo un bene avere dei dubbi, perchè questo ci spinge a fare delle ricerche, a cercare di capire qual è la soluzione migliore per noi, invece che accettare l'unica verità che ci viene propinata senza interrogarsi sui rischi e sui benefici.
Con il post di oggi cercherò di parlare in maniera più oggettiva possibile della vaccinazione anti-HPV. E' un pò di tempo che molti genitori stanno ricevendo l'invito per portare le proprie figlie di 11-12 anni ad effettuare questo vaccino.
Il vaccino ci viene presentato come sicuro ed efficace dalle campagne di promozione nazionale. Sicuramente è una buona opportunità, se si pensa alla lunga con questo vaccino sempre più diffuso con il passare degli anni il rischio di sviluppare il tumore del collo dell'utero verrà affievolito.
Ma c'è anche un rovescio della medaglia che ogni genitore ha il diritto di conoscere.
Secondo la Comuntià scientifica, non esiste alcuna dimostrazione che questo vaccino sia efficace, perchè sono stati compiuti ancora pochi studi clinici.
Ricordiamo che dell'HPV, virus umano che si ritrova facilmente nei genitali femminili, esistono circa 120 tipi di virus, e solo 12 sono potenzialmente cancerogeni. Ma la loro cancerogenità si manifesta solo in certe condizioni, e in particolare in presenza di un sistema immunitario particolarmente depresso.
Quindi l'infezione potenzialmente cancerogena nel 90% dei casi regredisce spontaneamente, nel 9% convive con il soggetto rimanendo latente e nell'1% può diventare tumore.
Il vaccino anti-HPV (sia quello bivalente che quello tetravalente) stimola il sistema immunitario a formare anticorpi contro 2 dei 12 tipi potenzialmente cancerogeni di HPV: sono i due tipi più frequenti, ma sono solo 2 e quindi l’effetto protettivo del vaccino, anche se fosse del 100% verso questi due tipi, in ogni caso è dello 0% verso gli altri 11 tipi.
Comunque, dato che l’HPV impiega più di 20 anni per passare dallo stato di tumore benigno (displasia) a quello di tumore maligno e dato che la sperimentazione di questo vaccino è iniziata solo 5 anni fa, bisognerà attendere altri 15 anni per sapere se il vaccino protegge effettivamente verso quei 2 tipi.
Vi riporto in maniera schematica, le evidenze scientifiche che sono tutt'ora disponibili sul vaccino dell'HPV:

  • La scelta di vaccinare soggetti di sesso femminile di 11-12 anni è legata alla bassa probabilità che queste ragazze abbiano avuto rapporti sessuali e che pertanto siano state infettate dall’HPV, perché si sa che questa vaccinazione è efficace solo se la persona non è già venuta in contatto con il virus. Ma le vaccinazioni di massa non sono giustificate in quanto non si conosce l'efficacia anti-tumorale e gli effetti indesiderati.
  • Sono state registrati effetti indisiderati dal sistema VAERS, che raccoglie le segnalazioni di eventuali danni collaterali durante e dopo una vaccinazione. Quasi il 5% sono gravi, mentre ci sono altri esiti non gravi come cefalea, nausea, vertigini, vomito, diarrea.... Gli effetti collaterali, sono presenti in tutti i farmaci, se stessimo a guardare tutto non prenderemmo più niente, ma il problema fondamentale di questo vaccino è che le sperimentazioni non sono ancora concluse, e quindi non si è può essere del tutto sicuri sulla sua innocuità.

Alla luce dei fatti, l'unico modo per prevenire il carcinoma della cervice è l'esecuzione del Pap-test oltre al tenere uno stile di vita sano, curando l'igiene personale ed evitando rapporti occasionali non protetti, che possono aumentare il rischio di contrarre un virus dell'HPV ad alto rischio.
Attualmente il vaccino rappresenta un costo in più per lo Stato che lo distribuisce gratuitamente senza alcun beneficio reale. Infatti è molto importante sottolineare che le ragazzine vaccinate dovrebbero comunque sotto porsi al Pap-test, in quanto potrebbero essere infettate da un altro tipo di HPV da cui non è coperta. Inoltre non si sa con certezza quanto sia realmente efficace e per quanto tempo duri.
 
Per concludere, non è corretto affermare che il vaccino sia in grado di proteggere dal carcinoma della cervice. Addirittura secondo i principi della Farmacologia, questo vaccino non avrebbe ancora dovuto essere commercializzato, perchè è necessario portare nuove ricerche scientifiche.
Il Dr. Gava e il Dr. Serravalle, hanno scritto un libro informativo su questo argomento: Vaccinare contro il Papilloma Virus? Quello che dobbiamo sapere prima di decidere. Per chi non lo sapesse, il Dr Gava è un vero luminare su questo argomento, è laureato in Medicina e Chirurgia ed è specializzato in Cardiologia, Farmacologia e Tossicologia medica, oltre ad aver anche approfondito gli studi in Agopuntura cinese e Omeopatia classica. Ha scritto moltissimi libri sul tema dei vaccini, che consiglio a tutti i genitori di leggere, proprio per poter sviluppare un pensiero critico su questo tema.
Anch'io come ostetrica, quando ci sono stati presentati questi vaccini, ero sinceramente entusiasta. Mi sembrava un'ottima opportunità per le ragazzine! Ma dopo un primo entusiasmo iniziale, ho iniziato a fare le mie ricerche per capire meglio, mi sono un pò informata per sapere cosa dire alle donne. Ed ecco che ho scoperto vari studi scientifici e anche i libri del Dr. Gava che mi hanno fatto vedere la questione da un'altra prospettiva. Per ora alla luce delle evidenze questa è la realtà dei fatti. A tutti i genitori che devono affrontare la scelta di vaccinare la loro figlia consiglio di riflettere bene. Se sceglierete per il vaccino ricordate che dovrà comunque effettuare i Pap test, che ad oggi sono l'unica forma di prevenzione per il carcinoma del collo dell'utero. Vi aggiornerò se scoprirò qualche nuovo studio!
A presto!
Elisa
Enthusiastic Midwife


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