Come dicono gli esperti (quelli del marketing: è da essi che hai molto da imparare) quando il tuo prodotto non vende è perché mancano 3 ingredienti fondamentali.
Quali?
Per rispondere a questa domanda, pensa a quando compri TU.
Libro o biscotti che siano, tu compri un prodotto
- che trasmette fiducia;
- che ha conquistato il tuo interesse;
- che ha attirato la tua attenzione.
Se non vendi ti manca uno di questi elementi, o forse tutti e tre, e tu, senza che te ne renda conto, sei a Waterloo, complimenti.
Il tuo esercito (il tuo prodotto), è completamente in rotta.
Come? Ah, il libro è ben altro che un prodotto?
Pure la lavatrice è ben altro che un elettrodomestico. Prova a lavare a mano un paio di lenzuola, in un torrente verso gli inizi di novembre, e vedremo se la considererai solo un elettrodomestico.
Puoi trasformare una sconfitta in una lezione proficua? Magari in una vittoria? Forse. Ma non sarà un lavoro semplice.
È indispensabile una di rivoluzione copernicana nel tuo modo di vedere la persona lettore.
Mettiti nei panni di una lettrice.
Se per esempio frequenti ancora una libreria, saprai che gli scaffali sono piegati dai libri. Il Web è leggermente peggio. Molti autori credono che basti esserci: be’, forse una volta. Una volta bastava esserci, e magari essere tra i primi, ed era fatta.
Ora il lettore ha solo l’imbarazzo della scelta, ma soprattutto, spesso non ha una valida ragione per scegliere. Non la vede perché non c’è, perché i libri si somigliano tutti. Il tuo romanzo, o i miei racconti, forse sono la miglior cosa capitata all’umanità dopo il fulmine che ha incendiato il baobab nella savana africana, regalandoci il fuoco.
Devi rendere chiara la tua presenza. Devi dimostrare che sei differente.
Adesso penserai che sto per iniziare la solita solfa sul blog, e via discorrendo.
Esatto.
Sei differente se hai una testa, la usi, ti metti in gioco restando te stesso. Il blog è l’unico mezzo che hai a disposizione non per vendere, ma per dimostrare che esiste un’intelligenza nel tuo cervello. È tempo di capire che i mezzi gratuiti sono inferiori solo se tu ne fai un uso mediocre.