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Il valzer del moscerino – Ovvero: quando il due di picche può traviare

Da Romina @CodicediHodgkin

Finalmente, la domanda che ci assillava da anni ha trovato una risposta. Ora sì che potremo andare a dormire tranquilli.
Galit Shohat-Ophir della University of California ha condotto, con la sua equipe, un’imperdibile ricerca i cui illuminanti risultati sono stati pubblicati su Science. Science, mica pizza&fichi.
Il sospetto lo avevamo già da tempo, ma ora la conferma è arrivata: il maschio umano e il maschio del moscerino si somigliano più di quanto il colpo d’occhio possa far credere. Davanti al due di picche, si scopre, reagiscono entrambi con aplomb, maturità e sobria eleganza: dandosi all’alcol.
Ebbene sì. La ricerca dimostra che i moscerini rifiutati dalle femmine, e quindi sessualmente frustrati, hanno un altissimo livello di una molecola nota come neuropeptide F, la variante entomologica del neuropeptide Y che negli esseri umani è connesso all’abuso di alcol e droga, nonché al bisogno di condurre ricerche scientifiche di dubbia utilità.
In pratica, mentre il moscerino appagato cerca al massimo una sigaretta e qualche coccola, in quello respinto questa molecola innesca un meccanismo di ricerca di ricompense sostitutive che lo spinge a consumare una consistente quantità di cibi contenenti alcol, come frutta fermentata o bottiglie di alcolici aperte lasciate in giro. Come dire, mi è andata buca con la moscerina ma intreccio una relazione alternativa con un consolatorio fiasco di Chianti e non ci penso più. Ora è finalmente chiaro perché i moscerini hanno la tendenza a fare Harakiri sui parabrezza delle automobili: è che sono sbronzi, porelli. Son le pene d’amore.
La prossima volta che orde di moscerini tenteranno tuffi carpiati con doppio salto mortale all’interno dei nostri bicchieri, cerchiamo di essere comprensivi. Tutti, senza eccezioni, almeno una volta abbiamo provato quello che sentono loro in quel momento!


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