immancabile l’appuntamento col venerdì del libro di homemademamma
La metà di niente di Catherine Dunne.
E’ una tranquilla mattina dublinese in casa Holden. Rose in cucina a cuocere le uova per colazione, i figli di sopra e Ben è improvvisamente accanto a sua moglie e le dice. Basta tra noi è finita. vado via. non cercarmi. mi farò vivo. non ti amo più.
così getta nella spazzatura una vita matrimoniale durata ventanni. una casa da condividere e tre figli da tirare su.
per Rose è più di una doccia gelata. è il momento di riprender in mano la sua vita, di spazzare via i cocci del suo rapporto matrimoniale e con le sue sole forze trovare la strada giusta, il lavoro per il sostentamento suo e dei suoi cari, per non colare a picco come invece stavano per ottenere le parole e il comportamento scriteriato dell’ormai ex marito.
non voglio andare oltre nella descrizione delle vicende di questo romanzo. voglio che siate voi a essere abbastanza stuzzicati dai miei pensieri. adesso complice l’insonnia da cortisone sono alla sua terza rilettura! non mi stanco no. assolutamente. perchè la storia merita. scorre veloce, appassiona.
combatti e lotti insieme a Rose, sei e resti al suo fianco. adotti e avvalli le sue mosse, i suoi disperati tentativi. ti alzi all’alba insieme a lei, ti rifugi in cucina con l’amica in cerca di una tazza di thè e di un consiglio, lavori fino a notte alta tra impasti di pani lievitati e alla fine scopri che sei una donna forte e migliore, migliore di quello che ti aveva fatto credere il tuo compagno. segno che il sesso cosiddetto debole non lo è per nulla nei reali momenti di grave necessità.
adoro La metà di niente il romanzo di Catherine Dunne, forse proprio perchè mi è capitato sottomano in questo periodo di grande sconquasso personale, non solo fisico intendo. e lo leggo con avidità , cercando conforto. certo non sono un’eroina di carta, sono una donnina in carne e ossa, molto in carne in questo momento.
con un mucchio di desideri comuni. forse troppo comuni oppure troppo irrealizzabili. il fatto è che probabilmente in questi istanti sono sommersa da desideri così grandi che paiono schiacciarmi col loro peso! quali sono? faccio una breve lista!
- innanzitutto stare bene, volesse il cielo! far passare la poussè al più presto possibile!
- lavorare nel senso di lavorare: ovvero buttarmi senza indugi in una realtà lavorativa, mia personale. perchè credo di avere le carte in regola. attualmente il ruolo di redattrice online mi sta bene ma non ho intenzione di limitami solo al patentino OdG, voglio fare anche altro. e così il corso di correttore di bozze. ho tempo fino alla fine di agosto per l’iscrizione. son pazza forse a sperare di poter riuscire a superare l’ammissione? vedremo…
-perchè poi una volta ottenuto l’attestato del corso sarebbe non dico in discesa, oh no ma almeno un punto di partenza…valido. suppongo.
- e poi credere in me stessa non potrà farmi che bene! io no sono solo la malata sono ben altro!
-questi sopra i punti salienti della lista, quelli che saltano in gola ogni momento del giorno e della notte. si calmeranno quando avrò compilato i moduli dell’iscrizione ne sono certa.
-poi ci sono gli altri punti salienti, quelli che vivono di filato nel cantuccio del mio cuore e che ve li ricordo a fare….no? sono sempre gli stessi da 3 anni a questa parte: la necessità del nostro nido, la casetta tutta nostra in questo quartiere possibilmente date le mie condizioni di salute, la speranza di vivere noi 3 cuori e capanna, tra le mie cose e non perennemente randagi…ok randagi non lo siamo, ma io ho bisogno di casa mia, cucina mia, tazze mie, e via dicendo. rivoglio il mio mondo, quello che avevo prima dello sfratto!
e poi quella teiera in copertina, così identica alla mia, che dorme in garage in attesa di giorni migliori…questo romanzo parla proprio al mio cuore ne sono certa!