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il venerdì del libro – la zia marchesa

Da Leucosia

Per questo venerdì del libro di home made mamma, oggi consiglio “La zia marchesa” romanzo di Simonetta Agnello Hornby, pubblicato per i tipi della Feltrinelli, che fa parte della trilogia dedicata dalla scrittrice alla sua Sicilia.

A differenza degli altri romanzi, qui la vicenda è in una dimensione ottocentesca, e tra tutti i personaggi spicca la protagonista Costanza Safamita, baronessa di Sabbiamena, ricca e amatissima dal padre. Tu sei figli a dell’amore, le ripete sempre. ma la vita di Costanza di certo non tutta rose e fiori: rifiutata dalla madre sin dalla nascita, anzi soggetta alle sue furie parossistiche dove arriva perfino a malmenarla fisicamente, Costanza soffre del non essere amata dalla madre. in più si sente diversa dagli altri perché i suoi capelli sono una sontuosa chioma rossa, un colore che mette più di un dubbio nelle menti di tutti quanti sulle sue reali origini. Nel frattempo la madre decide improvvisamente che la bambina deve abbracciare la vocazione monastica: è impareggiabile la scrittrice quando dipinge le astuzie materne come le bambole vestite da monache e le ostie di zucchero per la bambina, che docilmente cade in una trappola quasi senza vie di uscita. per fortuna il padre di Costanza un pomeriggio a poco tempo di distanza dalla prima comunione della bambina, riesce a capire la doppia violenza perpetrata ai danni della piccola ed interviene con la sua autorevolezza.

marchesa

Ma Costanza di danni ne ha subiti parecchi, tanto che negli anni a venire la su sessualità sarà gravemente compromessa. nonostante la ricerca affannosa dell’amore che lei crede di aver trovato in un uomo piuttosto avvenente che sposerà, facendo leva sulla sua prestigiosa dote: Pietro Patella però la sposa senza amarla, e ci vorrà del tempo per permettere ai due di trovarsi come coppia. Costanza in ogni caso prosegue con le indagini circa la sua nascita e anche sulla nascita dei suoi fratelli: un dettaglio fisico particolarmente raccapricciante di un vecchio sacerdote le aprirà gli occhi sulle tristi condizioni della madre, come donna che genera per dovere prole. e soprattutto a che prezzo! Infatti nel romanzo la condizione femminile è un argomento sempre in prima linea.  La maternità di quei tempi è più di una conquista, ma c’è anche narrato lo strazio di non poterlo diventar oppure il distacco forzoso dai neonati ancora in fasce come avviene nel caso Amalia -altro personaggio fondamentale e voce narrante del romanzo- quando vien chiamata come balia di Costanza a palazzo Safamita. e alla fine sono sempre le donne in ogni caso a sostenere con le loro forze grandi travagli interiori. Costanza alla fine si ribella, e lo fa nel modo più originale possibile, in occasione della morte del marito: decide che al funerale debbano partecipare il figlio illegittimo e la madre di lui. Tutte e tre. come direbbe Pirandello.

appassionante come poche altre, la scrittrice  accuratamente ricostruisce il suono di un’epoca, il valore di antiche usanze – una per tutte  la descrizione delle celebrazioni contadine di Ognissanti, assolutamente da leggere! – e tratteggia  un quadro autentico di questa marchesa, vera o immaginaria che sia, pronta a sfidare il mondo perché deve amare soltanto se stessa.

la zia marchesa

di Simonetta Agnello Hornby

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