Ma sì, ogni tanto ci vuole.
Questo venticello, ogni tanto ci vuole. Al contrario del vento, il venticello, arriva quando serve, il vento quando meno te l’aspettavi. E il venticello in questi giorni serve per sfiatare il caldo restante.
Ci vuole anche questo fine mese statico e tranquillo, senza troppi rimbalzi di temperatura, magari senza il polline che mi mette allergia (non allegria, allergia!), o i soffietti di corrente dalle finestre alle sette del mattino che aggomitolano il tuo sonno tra le lenzuola, lo soffocano, e alla fine lo svegliano.
Indisturbato e discreto il venticello percorre i tuoi sensi più intatti, li sgranocchia come un morso al grissino, e li smuove come una mosca sulla zanzariera.
Blocchi ogni spiffero, sbarrando le imposte con la fragile forza che ti regala il risveglio. Lasci che l’impazienza emetta ruggiti e sbadigli, smozzati – per rigor di logica – dall’alito del venticello che sembra contrapporsi alla tua forza che furbascamente ha già abbassato le serrande.
Un “Aaaah” di sgomento e trionfo, e ti dirigi in cucina stropicciandoti gli occhi che sembrano esserti caduti per terra dal sonno, destinati a rotolarsi e schiacciarsi tra la porta e l’armadio. Li raccogli, nell’ultima mattinata di settembre (che rivedrai tra un anno, o poco più).
Dicevo che, forse il venticello è più garbato. E “garbato” è un termine che tengono in vita gli anziani, associandolo all’educazione. Il garbo è una di quelle cose che – dopo anni di conservazione – non guasta. Il garbo che diversamente è uno sgarbo, un dispetto, è ugualmente una cortesia. Garbato. Questo venticello è garbato perché ti sveglia dolcemente.
Ma quando diciamo garbato ci riferiamo a qualcosa di estetico, comportamentale, e a niente di tutto ciò che consideriamo confidenziale.
Confidenzialmente, infatti, il venticello è bastardo. Perché sappiano il danno che reca subito dopo alle nostre ossa, e ai nostri neuroti che avevano bisogno di dormire almeno un’ora in più.
Si chiama proprio così “venticello bartardo” ed è un termine che non ho coniato io, risale anche questo a molti anni fa, sorretto anche questa volta dagli anziani, ma anziani sgarbati!