Il vento del nord

P.zza Galimberti, Cuneo - foto di Mattia
Ammetto di non aver avuto il coraggio. Scrivere, spesso, aiuta a sopportare cosa ci accade poiché il tempo della scrittura ti permette di eleborare meglio i lutti e le sconfitte ma, in questo caso, mi sembrava solo di affondare il pugnale nella ferita. Oggi non mi interessano le analisi dotte o le previsioni mancate ma mi interessa ricordarvi il vento del nord. Il vento che proviene da settentrione porta con se aria fredda e nuvole gonfie e, se si scontra con l'aria calda sopra di noi, crea brutti temporali, fastidiose tempeste. Solo una piccola città resiste all'invasore pur soffrendo del male astensionistico. Drammatizzo? Certo che si. Il dramma è nella tradizione di questo paese ma quando ti ritrovi quel personaggio presidente della Regione, il pathos drammatico non è mai abbastanza.E' inutile girarci tanto intorno ma il vero problema è perdere anche uno degli ultimi baluardi in opposizione al re di Arcore: è finito nella mani del vassallo più pericoloso. Il conte verde che dominerà sul Piemonte si è distinto, con la sua compagnia, per aver proposto di prendere le impronte ai bambini, aver introdotto il reato di clandestinità, aver voluto negare le cure mediche agli immigrati e non continuo per non tediarvi troppo. Quest'uomo non ha mai messo in discussione la decisione del governo di tornare alle centrali nucleari, ha dichiarato di voler negare la pillola abortiva e ha tolto il patrocinio della regione al Gay Pride. Ha iniziato all'insegna dell'illuminismo liberale, insomma. Pensate ancora che io stia drammatizzando?