Magazine Poesie

Il viaggio

Da Nullaecomeappare

M1

Viaggio

MOESTA ET ERRABUNDA,

Dimmi, il tuo cuore a volte, Agata, prende il volo
lontano dal nero oceano dell’immonda città,
là, verso un’altro oceano dove la luce esplode,
chiaro, azzurro, profondo, come la verginità?
Dimmi, il tuo cuore a volte, Agata, prende il volo?

Il mare, il vasto mare, consola i nostri affanni!
Quale démone ha dato al mare, rauca cantante
che l’organo immenso dei venti rombanti accompagna,
questa sublime funzione di ninnananna?
Il mare, il vasto mare, consola i nostri affanni!

Rapiscimi, vagone! Portami con te, nave!
Lontano! lontano! qui il fango è fatto dei nostri pianti!
- È vero che a volte il triste cuore d’Agata
dice: Lontano dai rimorsi, dai crimini, dai dolori,
rapiscimi, vagone! portami con te, nave!

Come sei lontano, paradiso profumato,
dove sotto un cielo azzurro tutto è solo amore e gioia,
dove tutto ciò che si ama à degno d’essere amato,
dove nella voluttà pura il cuore annega!
Come sei lontano paradiso profumato!

Ma il verde paradiso degli amori infantili,
le corse, le canzoni, i baci, i mazzi di fiori,
i violini che vibrano dietro le colline,
con le brocche di vino, di sera, nei boschetti,
-ma il verde paradiso degli amori infantili,
l’innocente paradiso dei piaceri furtivi
ormai è più lontano dell’India e della Cina?
Possiamo richiamarlo con grida lamentose,
e animarlo ancora d’una voce argentina,
l’innocente paradiso dei piaceri furtivi?

Charles Baudelaire

Il viaggio non è sempre prendere le valigie e partire per chissà quali mete esotiche.Il viaggio vero è quello che ad esempio sto facendo io.Un viaggio dentro me stessa e guardarmi qualche volta allo specchio e qualche volta avere una certa tenerezza anche per cio’ che vedo riflesso.

Una donna  che si mette a sfidare le leggi della gravità

.Cercare di rimanere in piedi anche quando la caduta è già successa.

Cercare di rimettere in piedi i ricordi,le cose rimaste in sospeso mentre quelle stesse  vorrebbero cadere fragorosamente.

Questo fa parte del mio carattere.Non credere mai fino in fondo alle apparenze.Dare sempre un’altra opportunità.In questo modo il mio viaggio sembra quasi non finire mai.Non do’ mai tagli netti,quando invece altri avrebbero il coraggio di farlo.

Eppure dovro’ imparare prima o poi a scendere dalla carrozza del treno anche se la stazione non è porpio quella che mi ero immaginata.

O saranno gli altri a scendere prima di me?

http://youtu.be/j2R65iRVy7U

 


Archiviato in:fotografie, Fotografie e ricordi, poesia, qualche cosa di me

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines