No, tu non eri pronto per il viaggio verso l’universo
Nel Tutto infinito che ci circonda
E del quale non siamo che una piccola pausa spazio-temporale,
invisibile pulviscolo nelle complesse ruote del Cosmo.
No, tu non eri pronto!
Chi lo sa cosa farai ancora dentro quei tuoi panni di uomo?
Dentro il tuo tempo puoi essere che puoi, ciò che vuoi.
Un uomo assorbito nei suoi affetti, nei suoi amori,
con molte gioie, mille piaceri, tanto potere
ed un tramonto grigio e disperato;
Un uomo solo, che cerca tra la sua gente
Le verità nascoste dietro ai pregiudizi
E riposte negli anfratti della nostra mente,
nelle pieghe antiche del Libro del Mondo;
oppure andrai lontano, spinto dalla paradisiaca,
ulissica volontà di sapere,
oltre i confini del consosciuto!
No, tu non eri pronto per il tuo viaggio nell’Universo.
Ti hanno fermato i visi amati, ahi, quanto amati;
i tuoi mali, il tuo misero potere;
o forse era solo la tua barca,
ancora troppo fragile per affrontare
il mare fluttuante di misteriose tempeste nello Spazio.
Dovrai godere e soffrire ancora,
racchiuso in quei confini di materia,
prima che tu possa meritare di ricongiungerti
alla Divina Unità che Tutto ha generato.
Ignazio S. Basile
Villasor 1983