Magazine Cultura

Il Vietnam

Creato il 15 ottobre 2011 da Albix

Chissà se sono felici in Vietnam i quasi 100 milioni di abitanti.

Quelli del Nord, che si affannano attorno al fiume Rosso, sferzati dai Monsoni.

Quelli del Sud, placidamente distesi lungo la valle del Mekong.

Chissà che fine hanno fatto le prostitute  che numerose allietavano le desolate sere dei soldati americani che cercavano di dimenticare tra le loro gambe, avvolti nei fumi dell’oppio, una guerra che non era la loro guerra, come d’altronde succede per tutte le guerre.

Negli anni sessanta e nei primi anni settanta il Vietnam era diventato crocevia di uno scontro  ideologico: “Yankee go home” si leggeva nei muri delle città italiane.

Vietnam! Questo nome rievoca la cocente sconfitta mai subita dagli americani.

Dal 1976 il Vietnam del Nord e il Vietnam del Sud vivono politicamente unificati sotto il nome di “Repubblica socialista del Vietnam”.

Non se ne sente più parlare, del Vietnam unificato.

Ormai i riflettori internazionali si sono accesi su altri scenari internazionali e la nostra attenzione si rivolge altrove.

Eppure i Khmer, i Cham, i Viet, i Kinh, i Tay, i Thai, i MUong e gli altri popoli abitanti del vietnam continuano la loro lotta quotidiana per la vita.

Sono i politici che gestiscono dall’alto le loro vite, sfruttandone i sacrifici: ieri i politici filoamericani oggi quelli unificati sotto l’etichetta “socialista”; anche loro ignare pedine di uno scacchiere i cui giocatori sono i capi partito ed i politici, sempre più staccati ed assenti, emotivamente ed economicamente.

Ma anche sulle teste dei politici sembrano volare gli avvoltoi della grande finanza internazionale.

Sembra che i giovani, in tutto il mondo, si siano stufati di stare a subire con i piedi nell’acqua , aspettando un futuro senza speranze, che il mostro finanziario internazionale si sta voracemente ingoiando.

indocina


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :