Vintage che più vintage non si può: perché non adottare la ricetta del vintage anche in casa oltre che nell'abbigliamento? Sicuramente, se andiamo a rovistare tra tutte le cose che abbiamo accumulato nelle nostre soffitte troviamo qualcosa da poter riciclare nelle nostre case come elementi d'arredo.
Poniamo il caso di avere a disposizione degli scampoli di stoffa: l'idea potrebbe esser quella di ricavarci delle tende, magari per ravvivare quel finestrone del nostro soggiorno un po' anonimo. Le fantasie dei tessuti anni '70, ad esempio, di solito con decorazioni floreali, disegni geometrici a contrasto cromatico e righe di dimensioni diverse sono di solito d'impatto e potrebbero essere adatte allo scopo. I tessuti d'arredo vintage, fatti di fibre naturali e artificiali sono l'ideale, ma anche una vecchia carta da parati può andar bene.
Come riciclare tutte queste materie prime in qualcosa di nuovo ed originale? Con qualche scampolo di stoffa si possono relizzare tessuti per decorare poltrone, divani, realizzare cuscini o magari dei patchworks per rivitalizzare un sofà démodé che avevamo dimenticato in soffitta. Si ha il modo, così, di creare dei paralumi, dei runner per tavoli, elementi decorativi per rivestire vassoi. Guardate un po' il divano in alto a destra. E' la versione finale di una tappezzeria rifatta ex-novo con pezzi di stoffe riciclate. Ovvio: talvolta serve l'aiuto di una mano di un artigiano esperto, ma basta poco per far rivivere degli oggetti polverosi del passato con un pizzico di fantasia e senza dover affrontare una spesa esosa.
Se abbiamo delle vecchie poltrone dalle fogge anni '60, potremmo rifoderarle e riutilizzarle per creare un soggiorno assolutamente moderno, magari con un tappetto di filato damru ritorto (come in foto) che riattualizza la linea vintage dell'elemento d'arredo. Accostiamoci poi un tavolino da caffè di vetro e una lampada bassa da lettura in legno chiaro e il gioco è fatto!