Magazine Maternità

Il vortice online

Da Ant0n3l


Qualche tempo fa un’amica (una che il blog ce l’ha da dieci anni e forse più) mi disse che lei “filtrava” le informazioni, cioè oramai sapeva chi e cosa andare a leggere e non dava importanza al resto.
Inizialmente non capivo e, anzi, mi era sembrata un’affermazione parecchio snob.
Ora che il tempo passa anche per me, che mio figlio cresce e che i miei impegni “lavorativi” (legati a Donne Magazine) possono essere concentrati in normali orari di lavoro, credo di avere inteso le sue parole.
Perché Internet con tutti i suoi aspetti positivi, ne ha anche di negativi. Uno fra tutti è che se non sai dosarti, rischi di venire travolta da un vortice da cui, poi, è difficile uscire.
Siamo abituati oramai all’immediatezza della rete e ad avere, subito, tutte le risposte.
Devi chiedere una cosa a qualcuno? Vuoi delle informazioni? Mandi una mail e ti sembra assurdo dovere, a volte attendere, il giorno successivo per ricevere risposta. Tutto e subito.
L’altra sera Filippo mi ha detto: “Non giochi mai con me, sei sempre al computer”. Una “manata” di Freddy Krueger mi avrebbe fatto meno male, ve lo garantisco.
Quando un bambino di sette anni ti dice una cosa simile, come minimo, devi fermarti a riflettere perché vuole dire che qualcosa non va, per entrambi.
Vuol dire che ti sei distratta, che non hai colto ciò che andava colto. Non hai dato importanza o hai fatto finta di non vedere (perché, diciamolo, spesso è molto più comodo) certi segnali, certe richieste di attenzione.
Vuol dire che ti stai perdendo, se non come persona, come mamma.
Ho riflettuto, sapete? Urca se ho riflettuto. A volte ci pensano i bambini a farti rientrare nei binari “giusti”, a darti una “smossa” e a farti capire che stai sbagliando.
Io, anni fa ho lasciato il mio lavoro (potendolo fare, certo) per fare la mammascrittricecasalingasoddisfatta… In poche parole per godermi mio figlio che cresce, per essere presente e vivere emozioni che non torneranno più perché il tempo passa in fretta e difficilmente fra dieci anni vorrà che gli racconti la storia prima di andare a dormire. Fra dieci anni intuisco cosa vorrà e sono consapevole che, giustamente, non sarà certo la mamma.
Mi sono innamorata del web, ho tanti progetti che voglio realizzare e per i quali mi impegnerò al massimo. Ma posso farlo negli orari a me più congeniali. Sì, ho questa fortuna. E non voglio sprecarla.
Questo per dire che ho deciso che alle 16,15 chiudo il pc e dalle 16,30 in poi, faccio cose con mio figlio.
Dalle 16,30 in poi non ci sarò per nessuno, neppure per i “clienti”. Se qualcuno mi invierà una mail alle 17.30, non si aspetti una mia risposta nei dieci minuti successivi. Risponderò, certamente, il giorno successivo che intanto, per questo, non muore nessuno.
Se qualcuno mi invita a un evento serale o magari a un incontro pomeridiano (per quanto interessante), molto probabilmente non ci andrò. Centellinerò gli eventi e li sceglierò con cura (sì, avete capito bene) che di fare la “blogger prezzemolina”, in tutta sincerità, mi sono un po’ rotta le palle.
A dire il vero, ho un evento la sera del 23 gennaio 2013 a Milano, al quale non voglio però assolutamente mancare e che ho già confermato da molto tempo… In futuro vi dirò.
Insomma, mi “muoverò” solo per le cose realmente importanti, che se io al pomeriggio preferisco portare mio figlio a giocare a casa del suo amico invece di andare alla presentazione di tizio e caio, e il brand del momento si offende perché lo snobbo… È il brand del momento che ha dei problemi, non io. 
Di blogger ce ne sono mille e mio figlio, di mamma, ha solo me.
Con questo non dico che “lavorerò” di meno… Lavorerò negli orari più consoni alle mie esigenze di donna e di mamma.
Anni fa ho fatto una scelta. E non sarà certo il web o il mondo delle mamme blogger, a farmi perdere di vista.
Segnatevi: Antonella Pfeiffer c’è dalle 09.00 alle 16.00. Dopo… Do Not Disturb. ;-)

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :