E finalmente siamo arrivati al voto delle regionali.
Finalmente possiamo votare e decidere a chi affidare i nostri soldi e le nostre speranze!
Finalmente possiamo accendere 2 neuroni e andare a mettere la nostra amata X al posto giusto, fieri della nostra scelta e fieri di poter essere influenti nella politica del nostro paese!
Tutto molto bello, peccato che la realtà sia molto diversa.
In quasi tutte le regioni il prossimo voto sarà praticamente una farsa, una lotta tra due candidati che hanno come unica differenza i diversi gruppi di potere di riferimento, con programmi che si diversificano solo su come costruire una cattedrale nel deserto, senza chiedersi PERCHE’ dovremmo costruirla, rincorrendosi su argomenti inutili ed evitando di discutere seriamente sul futuro delle regioni e dell’Italia.
Non per niente i due schieramenti si nascondono sotto le astratte simbologie del popolo delle Libertà e del partito Democratico, come se democrazia e libertà non fossero due conquiste consolidate e facce della stessa medaglia.
Nonostante tutto questo sia palese a gran parte della popolazione, sempre più schifata della classe politica che ci governa da decenni a questa parte, sotto elezioni c’è il solito richiamo al voto utile. Il maledetto voto utile.
Sono anni che con questa tecnica ci convincono a tornare alle urne a votare chi non ci piace perchè dall’altra parte c’è chi ci piace ancora meno e sarebbe pericoloso lasciarlo vincere.
Sono anni che non ci sono proposte serie, non sanno più cosa dire e comunque non sanno come farlo, non hanno la forza nemmeno di fare delle promesse (mantenerle sarebbe chiedere troppo, a questo punto…), ma continuano a pretendere il nostro voto.
Sono anni che con questa scusa stanno cancellando le voci in disaccordo, cercando di arrivare ad un bipolarismo in cui possano definitivamente decidere tra loro delle sorti del paese, senza noiosi partiti scomodi che non si accontentano di schiacciare il pulsante del voto e sedersi sulla seggiola.
Adesso basta.
Il vero voto utile è quello di cuore, quello verso le persone che si candidano con idee alternative e innovative. Il voto utile è per chi guarda al futuro (energia rinnovabile, città vivibili, fondi alla ricerca) e non al passato (nucleare, autostrade a centro corsie, muri alle frontiere contro gli immigrati), per chi ha il coraggio di schierarsi contro la guerra, ovunque essa sia, per quelle persone che pur sapendo di non vincere hanno la forza di confrontarsi con la gente per creare un programma condiviso, senza chiudersi tra le mura del partito e prendere le decisioni dall’alto.
Il voto utile è quello che sposta a sinistra la coalizione PD – IDV, quel voto che fa capire loro che non ci accontentiamo di 4 insulti al Silvio e 3 parole al vento, ma idee e proposte concrete, a costo di scontentare qualcuno ma tornare a fare politica, quella vera.
Il voto utile è quello che contrasta il bipolarismo, sicuramente molto efficiente, ma altrettanto antidemocratico. Vogliamo scegliere tra 2 partiti che si rincorrono per convincere i cittadini indecisi a suon di marketing e sorrisi o dar forza a quelle organizzazioni e quelle persone che, nel totale disinteresse dei mass media, fanno proposte e azioni per migliorare questo paese?
Il voto utile è aiutare le tante persone di valore che ora sono in minoranza nella coalizione di centro-sinistra, dar forza alla loro voglia di cambiare, al loro disgusto per la ventilata e probabile futura alleanza con i centristi, alle loro richieste di spostare il baricentro a sinistra. Per fare questo dobbiamo dimostrare che a sinistra c’è vita e ci sono persone e voti a cui dare rappresentanza.
Stanno cercando di renderci degli automi del voto, secondo loro ogni 4-5 anni dovremmo recarci alle urne e votare la gente di qua perchè quella gente di là è cattiva, ma così facendo ci stanno togliendo la democrazia e il piacere di far valere le nostre idee. Ci portano ad una situazione di disgusto tale da toglierci anche la voglia di incazzarci.
Quando ci toglieranno anche la speranza e il sogno, sarà davvero la fine.
Votiamo utile, votiamo ALTRI.
In Lombardia?
La Lombardia è la mia regione, quindi sono più informato sui candidati e mi sento in grado di darvi qualche dritta (poi ognuno faccia come ritiene giusto, naturalmente).
Per il PD si candida Penati, con poche idee e pochissime speranze di vincere, ma perlomeno ha evitato l’orrida alleanza con l’UDC, e per questo motivo il voto alla sua lista rimane un’opzione possibile, supportando i candidati di Sinistra e Libertà (o Italia dei Valori). Beppe Grillo e la Federazione della Sinistra hanno invece presentato 2 liste autonome, realizzando dei programmi elettorali innovativi, nel caso di Grillo tramite le primarie dei cittadini, con discussioni e riflessioni fatte da migliaia di persone sul web. Naturalmente questi gruppi difficilmente supereranno il 2%.
Ma vediamo simboli e candidati “accettabili” (cliccate per le relative pagine web con le informazioni relative):
Vittorio Agnoletto, candidato per la Federazione della Sinistra;
Vito Crimi, candidato per Lombardia a 5 Stelle-Beppe Grillo.
Filippo Penati, candidato del PD.
Votando un candidato di Sinistra Ecologia e Libertà: Mario Agostinelli o Chiara Cremonesi
Dato che comunque vada, sarà una sconfitta (vincerà Formigoni), cerchiamo almeno di spostare il baricentro del PD verso sinistra!