Il vulcano e l’astronauta

Creato il 29 ottobre 2013 da Media Inaf

L'astronauta italiano Luca Parmitano ha colto la recente eruzione dell'Etna dagli oblò della Stazione Spaziale Internazionale. Negli ormai 13 anni di abitazione continua, gli astronauti si sono trovati sotto gli occhi diverse volte i pennacchi di fumo del grande vulcano, così estesi da potere essere ben visibili anche dallo spazio.

di Stefano Parisini 29/10/2013 15:32

L’eruzione dell’Etna vista dalla ISS il 26 ottobre 2013
Crediti: Luca Parmitano (via Twitter @astro_luca)

Per una volta rivolgiamo gli occhi verso la Terra. I piedi, invece, fluttuano nella microgravità della Stazione Spaziale Internazionale. Le mani che stringono la fotocamera in un gesto ormai abituale sono quelle di Luca Parmitano, astronauta italiano dell’ESA. Il soggetto che sfreccia veloce qualche centinaio di chilometri sotto la Stazione è un altro italiano, decisamente più focoso: il più grande vulcano attivo d’Europa, l’Etna, che proprio lo scorso fine settimana si è ravvivato con una serie di eruzioni “stromboliane”, dando origine a una colonna di cenere lavica alta diversi chilometri.

Un fenomeno ben visibile dallo spazio che Parmitano non si è lasciato scappare, postando su twitter il 26 ottobre un’immagine ravvicinata dell’eruzione. Seguito a ruota dalla collega della NASA Karen Nyberg che ha a sua volta postato una panoramica più larga, in cui si può ammirare il bianco pennacchio distendersi sulla Sicilia.

Non è naturalmente la prima volta che l’Etna in eruzione viene ripresa dagli oblò della Stazione Spaziale. Un esempio recente è quello ottenuto dal canadese Chris Hadfield il 28 febbraio scorso, dopo un episodio parossistico scaturito dalla solitamente più quieta bocca Voragine del Cratere Centrale.

Due immagine straordinarie sono presenti su Wikipedia e risalgono sempre a fine ottobre ma del 2002, all’inizio di una delle più vigorose eruzioni dell’Etna dell’ultimo secolo. La particolare prospettiva spaziale permette di cogliere appieno la dinamica e la vastità dell’evento.

Il “sorvolo” dell’Etna in eruzione è visibile anche in questo video del marzo 2013:

Fonte: Media INAF | Scritto da Stefano Parisini



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