Le promesse di Silvio Berlusconi e le polemiche sul Montepaschi mettono in seria difficoltà i mercati. Milano perde il 4,5%, lo spread torna a salire con un’energia malaticcia che non piace. Il Wall Street Journal non manca di far notare che le cause della picchiata degli indici milanesi sono proprio queste.
L’Ansa dedica un servizio discretamente ampio: le elezioni in Italia sono viste con timore: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2013/02/04/Milano-pesante-banche-Bpm-4-_8188068.html
Lo spread tra Btp e Bund supera i 280 punti base (282) per la prima volta dal 9 gennaio. Il rendimento del Btp decennale è in rialzo al 4,45%. In netto ampliamento anche il differenziale tra la carta decennale spagnola e tedesca: lo spread è risalito sopra i 370 punti base, con il tasso dei Bonos balzato ai massimi da metà dicembre fino al 5,42%. A rimettere sotto pressione il debito di Italia e Spagna – dicono alcuni analisti – sono le turbolenze sul versante politico. “Il mercato inizia a focalizzarsi sui rischi politici in Europa nell’immediato – spiega Francis Yared di Deutsche Bank e Michael Leister di Commerzbank vede l’ipotesi di nuove elezioni in Spagna per lo scandalo che ha colpito il premier Rajoy come “un vero shock per il mercato”.
Torna la paura sui mercati e Piazza Affari (-4,5%) viene travolta da un’ondata di vendite che parte delle banche ma che spazza poi tutto il listino, in una giornata che ha visto chiudere in negativo tutte le piazze europee con Milano, maglia nera in un’Europa che teme anche l’ipotesi di elezioni anticipate in Spagna. A far temere che si riapra una nuova fase di crisi del debito contribuiscono, secondo gli operatori, le promesse elettorali di Silvio Berlusconi e la prospettiva di un suo ruolo rafforzato dall’esito del voto. Tanto basta per allargare anche lo spread Btp-Bund. Male le banche, Unicredit soffre e perde oltre l’8%. Finmeccanica -6,75% e Mediaset -6,27%.
ASIA IN RIALZO, OTTIMISMO PER RIPRESA ECONOMIA – La settimana di scambi sulle Borse in Asia si apre positivamente. Tokyo ha guadagnato lo 0,62% e Hong Kong lo 0,36 per cento. L’indice azionario di riferimento dell’area è al livello più alto in 18 mesi ancora in scia ai dati Usa e della Cina dove crescono i servizi industriali, aggiungendo ottimismo alla ripresa economica globale.