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Illusioni

Creato il 13 novembre 2012 da Vix

Illusioni

Queste parole - che pure sono contenitori e quindi un po' come il dito che indica la luna - sono immerse in quell'oceano di misticismo in versi, circa 50.000 distici, che è il "Mathnavì Manavì" di Jalâl âlDîn Rûmî, per la cultura accademica il più grande poema mistico di tutti i tempi. E da quell'oceano sollevano spruzzi di schiuma, che arrivano, a volte come ceffoni a volte come rugiada, sulla faccia di chi si trovi ad incontrarle. Perché i versi di Rumi sono, prima di tutto, le lunghe dita di un mistico, che arrivano a bussare lontano, attraverso i secoli, sulla porta di chi è destinato ad ascoltarli senza protezione. Non è una questione di aristocrazia, ma di semplice risonanza. Nè è questo il luogo o l'occasione per una lettura di approfondimento sul poeta Rûmî. E' un semplice spazio di condivisione e di gratitudine. Di riconoscenza.
Il riflesso del sole su uno specchio mi ha accecato. Ed era solo un riflesso.


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