Immagine suono

Ieri pomeriggio parlando con un'amica davanti ad un caffè (io, davanti ad un caffè, lei aveva preso una cioccolata con panna) stavamo riflettendo sul significato e sulle aspettative che ognuno di noi dà al cinema e alla musica, all'approccio *diciamo* con il quale ci si siede di fronte al grande schermo o in ascolto di un album. Su una cosa siamo stati d'accordo: è importante che l'approccio sia coerente con le aspettative e con i gusti personali, che si parli di film francesi o del Signore degli Anelli. Questa era facile, lo ammetto.
Andando avanti nei nostri ragionamenti e passando ad una fetta di panettone offerto dalla casa - buonissimo, per quanto io non ami il panettone - tra le altre cose la mia amica, da discreta conoscitrice della materia, mi spiegava l'importanza del connubio immagine - suono quando dietro c'èun significato, un messaggio che il regista vuole inserire, una sensazione che vuole lasciar trasparire. E, ho aggiunto io, di quanto sia strano, antipatico, stridente, vedere questo connubio utilizzato in maniera impropria.
Prendete la pubblicità dell'Enel. Immagini allegre, solari, positive in definitiva, asssociate alle note di Sunday Morning dei Velvet Underground, un pezzo etratto da un concept album sulla dipendenza e sulla convivenza con la droga e sulla paranoia che permea la vita di chi ne fa uso. Non posso evitare, ogni volta che la becco in tv, di odiare questa pubblicità e chi l'ha ideata.