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Immigrazione, la Commissione Ue ha approvato l’agenda: in Italia l’11,84% degli sbarcati

Creato il 13 maggio 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

La Commissione Ue ha approvato l’agenda per una nuova politica dell’immigrazione. E’ previsto che saranno reinsediati in Europa 20 mila profughi, di cui il 9,94% in Italia. Non sono invece stati fissati numeri per la redistribuzione degli immigrati già sbarcati, ma all’Italia spetterà una quota dell’11,84%. E’ quanto si apprende mentre la riunione del collegio e’ ancora in corso.

(francofinucci.wordpress.com)

(francofinucci.wordpress.com)

L’approvazione dell’agenda Ue per l’immigrazione. Il capo della diplomazia Federica Mogherini ringrazia in un messaggio postato su Twitter il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, il vicepresidente Frans Timmermans e il commissario per gli Affari interni Dimitris Avramopoulos “per l’eccellente lavoro di squadra” che ha portato all’approvazione dell’agenda Ue per l’immigrazione. Secondo quanto si è saputo e le bozze consultate, si tratterà di un cambio radicale di passo rispetto al passato, con un sistema di quote obbligatorie per la “redistribuzione” dei richiedenti asilo fra i diversi paesi Ue, sulla base di criteri come il prodotto interno lordo, la popolazione del paese, il tasso di disoccupazione e le cifre passate sui richiedenti asilo.

Il nuovo sistema di reinsediamento dei rifugiati che si trovano nei campi profughi sarà invece su base volontaria. La questione delle quote è particolarmente delicata e nel lavoro di limatura dell’agenda ancora in corso si sta cercando di stabilire cifre che consentano successivamente al Consiglio dei Ventotto di approvare l’agenda a maggioranza qualificata. Il documento comprende poi la conferma del rafforzamento di Frontex, la creazione di “hotspot” nei paesi più esposti, il sostegno alla missione Csdp, e programmi di protezione e sviluppo regionale in Nord Africa e nel Corno d’Africa. Oltre a queste misure più urgenti, l’agenda della Commissione prevede anche una strategia di lungo periodo, con parti dedicate alla cooperazione allo sviluppo, l’aiuto ai rifugiati, le politiche sulle riammissione e la migrazione regolare. La proposta della Commissione dovrà come sempre essere approvata dai Ventotto e dal Parlamento: e già si sono delineati gli schieramenti di paesi che potrebbero mettersi di traverso.

Se quelli più esposti agli sbarchi, Italia, Spagna, Grecia, Francia e Malta, sono i maggiori sostenitori della nuova politica, sono affiancati anche da Germania, Svezia, Austria e Paesi Bassi, fra le mete più richieste dai migranti. Meno favorevoli a una politica di quote obbligatorie sono soprattutto i paesi dell’Est Europa, Polonia, Ungheria, Romana, Repubblica Ceca, Slovacchia, i Baltici. Quanto al Regno Unito e all’Irlanda, sono esclusi dagli obblighi comunitari in questo settore e dovrebbero decidere (il cosiddetto “opt in”) se partecipare alle iniziative. Londra ha comunque già fatto sapere di essere contraria alle quote obbligatorie. (AGI)


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