Ogni tanto capita di vedere un filo conduttore in notizie o eventi di per loro sconnessi. Questo mi è capitato oggi leggendo qua e la qualche notizia.
La prima è che l’Expo universale del 2015 che dovrebbe svolgersi a Milano e che nella storia ha portato enormi benefici alle città che lo hanno ospitato è possibile che non si faccia a Milano. Provincia e regione sono allo scontro mentre tra un paio di settimane una commissione internazionale dovrebbe arrivare a verificare lo stato di (non) avanzamento dei lavori. Smirne (Turchia) è già pronta a sostituire Milano.
Seconda perla da aggiungere alla collana di oggi è il muro di gomma con cui Santoro si sta scontrando in rai. A due settimane dall’ipotetica messa in onda la televisione pubblica non ha ancora regolarizzato lo staff e dato il benestare al conduttore. Tutto fermo in attesa di non si sa cosa (o meglio lo si sa ma facciamo i finti tonti per una volta).
Riguardo Mondadori, in questi giorni si è fatto un gran parlare di alcuni scrittori “oppositori” del nostro governo che hanno il cuore a sinistra ma il portafoglio a destra, nel senso che i soldi li prendono proprio da quel sig. Berlusconi che non possono vedere. Ebbene, ad oggi non giunge notizia di nessun cambiamento da parte di questi intellettuali, che avendo studiato latino hanno fatto proprio il motto pecunia non olet.
Finiamo con le notizie dal mondo del lavoro. Il Financial Times scrive che l’Italia è destinata a un lungo declino mentre le ultime statistiche sull’occupazione indicano che nel nostro paese un giovane su quattro è disoccupato.
Lentamente ci stiamo mummificando, come gli antichi egizi. Unica sottile differenza è che loro ci hanno lasciato le piramidi e una civiltà che viene studiata da oltre duemila anni, noi siamo arrivati direttamente allo stadio finale facendo terra bruciata attorno a noi.