“Qui c’é un problema di trasparenza grande come una casa, che rischia di far saltare i conti nei Comuni”. Così, con un pizzico di ironia, il presidente dell’Anci Graziano Delrio (www.anci.it) commenta la “novità ” arrivata dal ricalcolo della vecchia Ici. Delrio chiede la riapertura dei tavoli tecnici tra governo e Comuni.
Per Delrio “é giusto distinguere basi imponibili statali e locali perché bisogna sapere a chi si paga”. In cambio i Comuni dovrebbero rinunciare al fondo di riequilibrio, un passaggio che può rappresentare “l’occasione storica di uscire definitivamente dalla logica dei trasferimenti, su cui le manovre statali agiscono liberamente e qualche volta a sorpresa. (…) Gli enti con poca capacità fiscale non devono temere, perché una parte delle risorse dell’Imu comunale andrebbero ad alimentare la perequazione”, che andrà “disciplinata dallo Stato, ma con criteri condivisi”.
Nel corso dei lavori dell’Assemblea nazionale dell’Anci, il presidente della Associazione dei Comuni italiani ha chiarito, di fronte ad esponenti di rilievo del governo, che “é venuto il momento di contare su obiettivi reali, nella necessità di avere risposte concrete su Imu, Patto Stabilità e risorse”.
Grilli e Passera hanno risposto subito, offrendo la disponibilità dell’Esecutivo a prendere in esame le richieste dei primi cittadini, nonostante i limiti angusti imposti dall’Ue.
Su tali argomentazioni, sono stati più forti del solito i toni usati lunedi pomeriggio da Graziano Delrio: “Noi siamo dalla stessa parte della barricata, dateci degli obiettivi con poche e semplici regole ma poi lasciateci l’autonomia di decidere come raggiungerli”, ha chiesto di fronte alla platea degli amministratori italiani, ai ministri dell’Economia e dello Sviluppo economico, Vittorio Grilli e Corrado Passera, arrivati alla Fiera di Bologna per prendere parte all’ultimo giorno dei lavoro dell’Assemblea Anci.
Delrio ha comunque salutato con favore le aperture sull’Imu fatte in serata da Grilli: “Per noi l’Imu ai comuni al 100% è un orizzonte irrinunciabile – ha ribadito – per parte nostra siamo pronti a discutere insieme un ragionamento sul fondo perequativo per fare in modo che i comuni con minor capacità fiscale vengano sostenuti e accompagnati, così come vogliamo ragionare su alcuni degli effetti distorsivi dell’imposta”.
Delrio ha poi aperto il capitolo Patto di Stabilità, spiegando che “in attesa di una golden rule a livello europeo, é già possibile lavorare a livello nazionale per rendere il patto più intelligente, a partire per esempio dal meccanismo di regionalizzazione che abbiamo già sperimentato con successo”.
Anche su quest’ultimo fronte è stata pronta la risposta del ministro Grilli: “Purtroppo gli spazi di bilancio – ha spiegato relativamente al Patto di Stabilità – sono strettissimi per qualsiasi livello di governo, Comuni, Regione e Stato centrale. Ma abbiamo in modo collaborativo cercato di trovare insieme al presidente dell’Anci una strada per rendere questi vincoli più flessibili”. Non a caso, ha aggiunto, “alcune ipotesi sono già operative come la flessibilizzazione che riesce a trovare spazi a livello verticale tra Regioni e Comuni e a livello orizzontale con la possibilità di trasferire spese di competenza”.
Sull’Imu ha mosso un’offensiva anche Gianni Alemanno, sindaco di Roma e presidente del Consiglio nazionale dell’Anci: “I sindaci devono essere liberi di scegliere e calibrare aliquote e detrazioni – ha avvertito – così facendo riusciremmo a fare meglio dello Stato, garantendo – ha concluso – l’invarianza dei saldi”. Alemanno infine ha chiesto di garantire ai Comuni maggiore liquidità: “troppo spesso i finanziamenti destinati ai Comuni si fermano a livello statale o regionale, come è accaduto ad esempio – ha concluso – sui fondi per il trasporto pubblico locale”.
Sul Patto di Stabilità ha concluso il titolare dello Sviluppo economico Corrado Passera: “Non pensiate – ha chiarito – che la posizione di rigidità con cui parliamo di questo ambito significhi la non disponibilità a cercare soluzioni. Oggettivamente non abbiamo ancora trovato spiragli percorribili, ma negli incontri con Delrio abbiamo elaborato idee sulle quali stiamo lavorando”.