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In Brasile soia Ogm resistente alla siccità

Creato il 02 dicembre 2014 da Valtercirillo

In Brasile soia Ogm resistente alla siccità

Mentre nei Paesi più sviluppati continua il dibattito sull'opportunità di utilizzare o meno piante geneticamente modificate (Ogm), nei Paesi in via di sviluppo la ricerca è molto attiva per selezionarne varietà in grado di soddisfare le crescenti esigenze alimentari di miliardi di persone.

La brasiliana Embrapa (società pubblica di ricerca, controllata dal Ministero dell'Agricoltura) ha recentemente annunciato di aver sviluppato una varietà di soia resistente alla siccità, grazie ad un gene (denominato semplicemente gene Y) in grado di attivare e potenziare le naturali capacità di difesa della pianta.

Il progetto rientra nelle attività di cooperazione che il Dipartimento Soia di Embrapa ha in corso con imprese e centri di ricerca giapponesi, e in particolare con il Japan International Research Center for Agricultural Sciences (Jiircas) che detiene il brevetto del gene Y. Il portavoce di Jiircas si è detto entusiasta dei progressi fatti dai ricercatori brasiliani sulla soia Ogm resistente alla siccità, affermando che si tratta "di uno dei migliori risultati mai ottenuti dalla cooperazione internazionale del Giappone".

Importanza per il Brasile della soia Ogm resistente alla siccità

Per capire l'importanza delle colture di soia Ogm, si pensi che negli ultimi 10 anni in soli due Stati del Brasile (Rio Grande do Sul e Paranà) le minori precipitazioni hanno ridotto la produzione di soia di 55 milioni di tonnellate l'anno, con un danno cumulato che è stato stimato in circa 27 miliardi di dollari.

Se si considerano le drammatiche previsioni sul riscaldamento del pianeta nei prossimi decenni (proprio in questi giorni la Banca mondiale ha pubblicato un rapporto dai toni catastrofistici) è evidente l'importanza di queste ricerche. Infatti la soia è la maggiore commodity agricola del Brasile, dove recenti studi calcolano che un aumento della temperatura media annuale di solo 1°C sarebbe è sufficiente per rendere improduttivo circa il 10% delle aree nelle quali è coltivata.

L'esigenza di sviluppare specie di piante in grado di fronteggiare in modo efficace il global warming è considerata basilare in Brasile, dove studi dell'Università di San Paolo stimano che le differenze annuali di produttività agricola sono per il 50% da attribuirsi esclusivamente alla variabilità climatica.

Embrapa ha già effettuato le prime sperimentazioni in campo aperto, coltivando esattamente nello stesso modo identiche cultivar di soia, alcune delle quali GM e altre non modificate. Il risultato è stato che le piante con gene Y hanno registrato un notevole incremento di produttività, superiore al13%.
Altre sperimentazioni condotte in serra hanno però dimostrato che la maggiore produttività della soia Ogm può arrivare al 44%, nel caso si registri una forte carenza di acqua nel momento più critico del periodo vegetativo.

[ Valter Cirillo]

l'articolo è stato pubblicato l'1 dicembre 2014 sul sito ilfuturosostenibile.it, con il titolo "Soia Ogm: nuova varietà contro i cambiamenti climatici"

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