Come potrete notare leggendo l'intervista, l'autore è un tipo sintetico, ma le sue ricette sono veramente da provare, come il suo grandioso libro.
La prima domanda di rito è: le piace mangiare bene? E cucinare? Sì, certo, entrambe le cose. Lo fa per dovere o per piacere? Tutti e due i motivi Invita amici o è più spesso invitato? Invito gli amici, spesso. Ha mai conquistato amici o una donna cucinando? Mia moglie... Vivrebbe con una compagna che non sa mettere mani ai fornelli? Potrei cucinare tutti i giorni. Quando ha scoperto questa sua passione? Il giorno in cui andai a vivere da solo, a 18 anni. Ci racconta il suo primo ricordo legato al cibo? La besciamelle per le lasagne... cipolla, mela verde grattugiata e poi in padella con burro, farina, latte e formaggio olandese.( deve essere speciale...) Ha un piatto che ama e uno che detesta? Lo sformato di carote e cipolle olandese, mentre non mi piace il gulash ungherese. Un colore dominante proprio di cibi che la disgustano? Rosso porpora. Quando è in fase creativa ha un rito scaramantico legato al cibo? Prende caffè? O tè, una bibita speciale per stare fermo a scrivere? Un caffe olandese. Scrive mai in cucina? Raramente. Altrimenti dove ama scrivere? e a che ora le viene più naturale? Alla scrivania del mio studio ma anche in giardino. Due ore al mattino e due al pomeriggio. Si compra cibo pronto ( tramezzini, pizza, snack) o si cucina anche quando è molto preso dalla scrittura? Un panino con mozzarella, pomodoro e prosciutto crudo, condito con olio di olivia, basilico fresco e origano. Che tipo di cibo desidera di più quando scrive ed è preso dal suo lavoro? Salato o dolce? Desidererei un pezzo di pizza bianca appena sfornata.( pure io...) Ha un aneddoto legato al cibo da raccontarci? O una cosa carina e particolare che le è accaduta? Mentre preparavo la besciamelle che dicevo prima, per completare le lasagne e infornarle, mi cadde sulla testa mezzo sacco della farina che avevo posato poco prima e in fretta sulla credenza sopra di me. Aggiungo che mi ero appena cambiato i vestiti per ricevere gli amici invitati a cena quella sera di carnevale... Lei è uno scrittore di narrativa quando esce a cena con i suoi figli, o amici che tipo di locale preferisce? E quando esce con sua moglie? Anche una buona pizzeria. Oppure per festeggiare una pubblicazione? Cosa tende a ordinare in un locale? Non manco mai di ordinare il contorno. Nelle sue presentazioni offre un buffet? Pensa sia gradevole per gli ascoltatori intervenuti? Non è avvenuto, finora. Tenderebbe a offrire un aperitivo con due olive e patatine o quasi un pasto completo? No, mi sembra troppo. In fondo si tratta di letteratura. Ha mai usato il cibo in qualche storia? Certo, nel mio primo romanzo storico ambientato nella Roma imperiale, Lucio L'antico Romano. Ad esempio in “LUCIO L’ ANTICO ROMANO” ci sono passi che ricordano cibi o profumi di cibo? Un banchetto. Il cibo è mai protagonista? No. Fa parte della scena e della sua decorazione, come nel teatro. Nella sala del vice re spagnolo a Palermo nel romanzo. “COME PERLA DENTRO UNA CONCHIGLIA” a che ricetta lo legherebbe, e perché? Un banchetto rinascimentale. Per concludere ci potrebbe regalare una sua ricetta? Quella che le riesce meglio? RICETTA DELL'AUTORE *Sformato di carote e cipolle. Cuocere le patate e poi passarle nel passapatate. Cuocere le carote e cipolle affettate fino a farle ammorbidire. Poi mischiare gli ingredienti, aggiungendo formaggio olandese e guanciale passato in padella precedentemente. Riempire del tutto la teglia, ricoprire con pan grattato e infornare per tre quarti di ora.* Quale complimento le piace di più come cuoco? ‘Ma come mi piace questa tua ricetta!?' E come scrittore? 'Ma come mi piace il tuo romanzo che sto leggendo!' Che frase tratta dalla sua opera o dalla sua esperienza di scrittore possiamo portarci nel cuore uscendo dalla sua cucina? 'Sempre cortese, De Guzman invitò i due olandesi a servirsi delle specialità allineate sulla sontuosa tavola del buffet... Caraffe piene di vino, piatti da portata colmi di selvaggina e di riso fritto, di pesce e di verdure che emanavano un profumo da far venire l’acquolina in bocca persino alla imbronciata fanciulla...’
Grazie per la sua disponibilità