In difesa dell’uomo, il “risveglio” di molte vite

Creato il 26 maggio 2014 da Uccronline

Il preoccupante attacco all’uomo, a cominciare dai legami familiari, incrementatosi particolarmente negli ultimi anni, ha ricevuto come risposta un “risveglio” da parte di molte persone, di molte vite, di molti liberi pensatori riluttanti a farsi dominare, soggiogare e manipolare dalle lobby, dagli organi di comunicazione e dai fantomatici “nuovi diritti” inventati a tavolino.

In Francia oltre un milione di persone si sono riversate nelle piazze contro l’imposizione dei matrimoni gay decisi dal presidente Hollande, il quale, non solo ha usato violenza e repressione verso i pacifici manifestanti, ma ha anche ignorato la richiesta di un referendum popolare su tematiche tanto sensibili. Il consenso popolare rasente allo zero che si ritrova oggi era inevitabile.

Proprio in Francia è nata la “Manif pour Tous”, un’aggregazione spontanea di migliaia di cittadini in difesa della famiglia naturale. Un successo talmente ampio che da diversi mesi è sbarcata anche in Italia (www.lamanifpourtous.it e su Facebook) e, come riportato dall’agenzia Itar-Tass, i responsabili francesi sono stati inviati a Mosca per alcuni giorni di discussione ed approfondimento sulle strategie da adottare in difesa della famiglia tradizionale e dei diritti dei bambini.

Nel frattempo, sempre in Italia, sono nate altre iniziative: le già famose “Sentinelle in Piedi” (www.sentinelleinpiedi.it e su Facebook) e la recente associazione “Voglio la mamma”, originatasi attorno al libro di Mario Adinolfi, tra i fondatori del Partito Democratico (www.marioadinolfi.ilcannocchiale.it e su Facebook).

Su “Le Figaro” è comparsa nel frattempo un’intervista ad uno dei fondatori di un’ennesima iniziativa francese, da cui poi hanno preso spunto le “Sentinelle” italiane, i “Veilleurs” (www.les-veilleurs.eu), che compiono un anno di vita: «Non siamo un gruppo di preghiera e neanche un’assemblea partigiana, non abbiamo una morale o un programma da propagandare. Non siamo guardiani di museo, conservatori dei tempi andati e neanche semplicemente indignati. Noi siamo amanti della vita», ha spiegato Axel Noorgard Rokvam. Il quale ha aggiunto «gli avvenimenti politici hanno suscitato o resuscitato in molte persone la presa di coscienza di una responsabilità personale. Noi siamo aperti a tutti, il nostro è un movimento gratuito, non confessionale e non partigiano». Le riunioni dei Veilleurs sono «una cinquantina a settimana» in tutta la Francia e si svolgono da centinaia di persone che si riuniscono nelle piazze di sera, seduti, per ascoltare letture e cantare, sono degli «incontri» che vanno oltre il semplice trovarsi e «raggiungono il profondo di ogni persona».

In un anno si sono svolte circa 3 mila veglie e dai partecipanti sono nati esponenti politici che hanno assunto impegni pubblici, creato associazioni al servizio del bene comune. «Non ci limitiamo al tema della filiazione ma che ci allarghiamo a una riflessione più vasta sull’uomo, la libertà, la giustizia, la vita e la morte».

Gli eventi precipitano, invitiamo tutti i nostri lettori ad aderire almeno ad una delle iniziative italiane in difesa, non tanto della famiglia, ma propriamente dell’uomo. Come ci insegnano gli amici francesi “Veilleurs”, serve una responsabilità personale.

La redazione


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