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In difesa di Daniele, profeta e non leggenda

Da Gio65 @giovanniparigi

In un forum per specialisti ho affrontato il problema che mi sta a cuore più di ogni altro: la figura di Daniele come profeta e non personaggio leggendario. Il tenore delle obiezioni è stato :"Tutta l'ecumene degli studiosi sostiene il contrario, sostiene che le sue profezie sono post eventum, chi ti credi d'essere?" Ecco, di fronte a dei miei calcoli ben precisi, di fronte all'evidenza matematica si risponde così.

Il tema della discussione era la profezia delle 2300 sere e mattine e lor hanno risposto che l'ecumene dixit, che equivalgono a 1150 giorni, per cui o mangi la minestra o salti dalla finestra. No, nè l'una cosa nè l'altra, finchè avrò fiato dirò ai quattro venti che sono in errore, anzi lo dimostrerò rimarcando che la loro ricostruzione innesta nel delicato organismo biblico una cronologia storica, di qui le frequenti, mortali crisi di rigetto.

Questa battaglia è aperta a tutti. Chi volesse partecipare non dimentiche mai di essere dalla parte di chi è riuscito laddove tutti hanno fallito: i sincronismi di 1-2Re (cfr. The synchronisms of Kings 1-2: an insolvable problem or simply a question of approach?) i quali da soli testimoniano l'esistenza di una cronologia biblica che tutta la Santa Ecumene degli studiosi nega. Personalmente trovo che il trattamento riservato a Daniele, profeta messianico per eccellenza, sia una barbarie vergognosa.

Come promesso (alcuni di voi, lo so, diranno minacciato) torno sull'argomento, malvolentieri, ma ci torno. Dico malvolentieri perchè ho sempre paura di apparire noioso e ripetitivo quando affronto il tema della cronologia biblica. Tuttavia lo ritengo indispensabile perchè, a mio parere, non si può affrontare Daniele con quella storica. Vedete, se voi vi atteneste strettamente a quanto avete scritto dovreste dimostrare come sia possibile far quadrare i conti. Inoltre dovreste dimostrare come sia possibile che Onia abbia stabilito una "giustizia eterna" Dn 9,24. Stabilire una giustizia eterna è prerogativa dìvina, non umana. A suo tempo Hard ha scritto un gran bel saggio sulla profezia delle Settanta settimane, però, non me ne voglia, ha dovuto percorrere una strada complicata, quella che calcola la durata di un giorno solare. Così facendo ha reso possibili dei calcoli, ma lo ha potuto solo se essi divengono appannaggio di dotti ed eruditi. La Bibbia non ha un linguaggio che esclude gli illetterati, anzi potremmo dire che ragiona in senso diametralmente opposto. Dunque credo che sì, ci possono essere calcoli complessi, ma non difficili, complessi, ma alla portata di tutti o quasi.


Ho dovuto presentare un po' l'argomento perchè intendo dimostrare che senza il ricorso alla cronologia biblica non si cava fuori i piedi da Daniele e ogni soluzione ingarbuglia la matassa a monte o a valle. Vengo al punto. La cronologia biblica non conosce il 587a.C. come anno dell'esilio babilonese, ma il 505a.C. Non sganasciatevi dalle risa perchè è così sia che essa sia nel giusto, sia che sbagli. Con il 505a.C. tutto torna e per tutto intendo i sincronismi di 1-2Re (problema secolare che ho risolto); Ezechiele 4 e i 190 anni di esilio per Israele; l'anagrafe di Gesù e il Seder e i suoi 480 anni tra I° e II° tempio (vedi Hard, hanno provato qui ad usare il tuo metodo del calcolo dell'anno solare, ma non ha funzionato per cui Daniele sarebbe un caso isolato). Tutto questo l'ho ottenuto in una "botta sola", con un unica, omogenea, lineare e non contraddittoria scala cronologica. Tutto questo dimostra che una cronologia biblica esiste e che quell'assurdo 505a.C. come data dell'esilio, seppur non storico, è una data affidabile. Volete un esempio? Eccolo, prendiamo la profezia delle 2300 sere e mattine. Tutti dicono che per sere e mattine Dn intende giorni. No, intende proprio sere e mattine, seguendo la ripartizione del giorno di 3 ore in 3 ore. Dunque una sera e una mattina fanno 6 ore, che noi moltiplichiamo per 2300 e dividiamo per 24, ottenendo così un tondo 575 di giorni/anni Adesso, alla luce della profezia, togliamo il nostro 505 e otteniamo 70, il 70 d.C. hanno della devastazione di Tito. Vedete come questo calcolo collega due eventi strettamente correlati al tempio? Nel 505 Nabucodonosor, nel 70 Tito, ma quello che è importante è che ciò lo esige la profezia, quando essa dice che il tempio "sara rivendicato" Dn 8,14
Questa spiegazione della profezia delle 2300 sere e mattine è molto più fedele al testo di Daniele, sia perchè considera sere e mattine e non giorni come arbitrariamente gli si è fatto dire per far un po' di luce; sia perchè poggia i suoi piloni sulle vicende legate al tempio come richiede Dn 8,14. Sotto un profilo statistico le probabilità che un calcolo non difficile, ma certamente complesso quadri perfettamente e incroci altrettanto perfettamente il dato storico (Tito) dipendano dal caso sono remotissime, ecco allora perchè torno a dire che una cronologia biblica esiste ed essa deve essere tenuta in considerazione per interpretare Daniele e le sue profezie, le quali non vi appariranno più post eventum ma profezie vere, calcolabili e non psicolabili perchè lucidissime tanto quanto le parole dell'evangelista che parla e scrive del "profeta Daniele" Mt. 24,15


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