Di Manuel Glauco Matetich il 21 gennaio | ore 20 : 16 PM
Sono disponibili i risultati ufficiali e definitivi delle elezioni parlamentari egiziane. I Fratelli Musulmani hanno ottenuto il 47,18% dei seggi del Parlamento, e il partito Libertà e Giustizia, espressione politica della fratellanza, ha ottenuto 245 seggi nella nuova Assemblea del Popolo. I Fratelli Musulmani hanno ottenuto la maggioranza relativa dei voti al Cairo, nella città di Luxor, a Port Said e nell’area del canale di Suez. Un portavoce di questo gruppo egiziano, che si richiama al dovere di fedeltà ai valori islamici tradizionali, ha dichiarato di aver ottenuto complessivamente circa oltre il 50% dei voti, ma i dati ufficiali, come abbiamo visto, non suffragano le sue dichiarazioni.
I seggi conquistati dal partito Libertà e Giustizia si dividono in due sottoinsieme, infatti di quei 245 seggi, 127 sono risultati eletti con il sistema proporzionale, invece gli altri 108 con il sistema maggioritario a doppio turno.
In seconda posizione con 121 seggi (circa il 24%) è arrivato Al-Nour, il partito che rappresenta gli integralisti salafiti, un movimento di riforma ottocentesco che oggi coincide con il fondamentalismo islamico.
Il terzo posto è occupato dal partito laico del Blocco Egiziano, che raggruppa dentro di sé tutti i movimenti sociali e politici il più possibile distaccati e lontani dall’ottica di applicare la sharia (la legge islamica) per governare il paese, tra questi sono presenti alcuni esponenti della minoranza copta egiziana, che si attesta al 9% dei seggi del Parlamento.
L’Assemblea del Popolo è composta da 498 deputati eletti più dieci nominati dal Consiglio militare, che guida il paese da quando lo scorso febbraio è stato deposto l’ex presidente egiziano Hosni Mubarak.
I risultati di oggi mostrano comunque che i Fratelli Musulmani sono diventati la principale forza politica in Egitto dopo la caduta di Mubarak, di cui avevano costituito una delle opposizioni principali già durante il suo regime: all’apice della loro influenza, nel 2005, erano stati in grado di portare in Parlamento già 88 loro deputati.