In equilibrio.

Quando mi alzo troppo presto la mattina, perché sono lenta e devo pur lavarmi i capelli quelle due volte a settimana, maledico la sveglia.
Poi guardo fuori dalla finestra, vedo un po' più di luce ogni giorno che passa, e annuso l'aria invernale ma già primaverile (qui a mezzogiorno l'altro ieri c'erano quindici gradi), e comincio a pensare a tutte le cose che faremo quando arriverà la stagione calda.
Mi tocco la scapola e la massaggio col doccino, che nulla può contro la testolona della Purulla che nottetempo spinge come se volesse tornar dentro, e poi mi punta quel nasino inesistente nella nuca, tra i capelli, che non si capisce come faccia a respirare, ma respira bene, eccome, come se fosse un gattino sotto le coperte, tra le gambe. Ah no, quello è Attila, gatto ciccione buccuddo.
Lei è corposa, anzi, come dice lei è accorpacciata.
Adora il contatto fisico (chissà da chi avrà preso).
Lei abbraccia con tutto il corpo.
Esplora fronti, pieghe e, appena ne ha l'occasione, chiappe.
Vuole che le tenga la manina.
Quando schiocca i baci, mi prende la faccia tra le mani e me ne dà una valanga, come se ci stessimo salutando prima di un lungo viaggio.
Mi dice "sei una brava mamma".
Ma io spesso mi sento più una sorella maggiore, incapace di tenere il broncio.
Lo faccio perché va fatto, quando si comporta male, ma è una violenza che mi fo ogni volta.
Eppure il nostro sistema sembra funzionare.
I problemi sorgeranno quando avrà l'età del figlio di Serra (ho appena letto Gli sdraiati, libriccino delizioso che mi ha messo in moderato allarme), e chissà come ci sarà arrivata, a quell'età.
Perché so che non sarà sempre tutto facile, e se adesso il mio massimo cruccio è la mancanza di tempo a sufficienza per stare con lei quanto vorrei, chissà quale sarà IL problema tra dieci anni.
Non l'acquisto dell'Iphone con relative regole allegate, perché nel 2024 andremo in giro con chip sottopelle che ci permetteranno qualunque cosa, io dico Maserati e dalla mia carta di credito vengono scalati 90mila euro e mi arriva l'auto portata dal drone di Amazon.
Buon complemese, amore mio, dalla tua sempre più vaneggiante e innamorata mamma.