L’evasione crea nel Regno Unito un buco nella casse dello Stato di 18 miliardi di sterline: un’inezia se comparati ai 300 miliardi di euro nascosti al fisco in Italia. La lotta all’evasione fiscale, però, è feroce e decisa.
Her Majesty Revenue & Customs, l’ufficio delle tasse britannico, da oggi si è armato di un nuovo strumento: un sito internet che pubblica le foto di chi è stato condannato o è ricercato per non essere in regola con tasse e tributi. Il sito si affianca alla linea telefonica per delatori anonimi che ha avuto un buon successo.
I primi venti profili esposti al pubblico ludibrio sono una serie di ricercati sconosciuti: l’idraulico Melvyn Careswell che deve 50 mila sterline al fisco e deve scontare 12 mesi di reclusione, ma è sparito, così come è scomparso l’uomo d’affari Ian David Smith che deve saldare 200 mila sterline. il miliardario William Batchelor è invece a Monaco con le sue Mercedes. Ci sono pure due poliziotti, David Lister e Garyt Thomps che hanno trafficato illegalmente sigarette e a cui sono contestati reati fiscali d’ogni genere. Un commerciante di origine indina ha il conto più salato: deve a Sua Maestà 17 milioni di Iva.
Le autorità, oltre a cercare un supporto nelle ricerche da parte di tutti i cittadini, puntano a mettere alla gogna pubblica i furbetti, così da disincentivare la futura evasione. La guerra all’evasione fiscale in Gran Bretagna costa almeno un miliardo di sterline d’anno per cui ogni aiuto è benvenuto.
Fonte: Corriere della Sera
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