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In Italia, 6 milioni di inattivi e la situazione peggiorerà. Silvio non cerca benefit: “I miei processi li risolverò in Cassazione”.

Creato il 12 aprile 2013 da Massimoconsorti @massimoconsorti

In Italia, 6 milioni di inattivi e la situazione peggiorerà. Silvio non cerca benefit: “I miei processi li risolverò in Cassazione”.Il Fondo Monetario Internazionale ci dice che ci sono 200 milioni di disoccupati (“cifra intollerabile”, dice il FMI) di cui 3 in Italia. Il fatto è che da noi la cifra raddoppia, perché la sfiducia è diventata una sindrome nazionale e 3 milioni di cittadini ancora produttivi, hanno smesso di cercare lavoro. La contrazione della spesa, quella che mette materialmente i beni di consumo nel carrello, registra in Europa un decremento dello 0,4 per cento di media, mentre in Italia è molto più alta e arriva a toccare il 4 per cento (senza lo zero davanti). In poche parole la gente spende meno, con tutto quello che comporta per la fluidità del mercato, i bilanci delle aziende e via dicendo. Si chiama recessione e ha padri e madri, nomi e cognomi, codici fiscali e indirizzi. Ma sembra che nessuno ci faccia caso. Pur mettendo al centro della loro attività politica il tema del lavoro, i partiti sembrano interessati a tutt'altre faccende. Il Pd è alle prese con l'affaire Renzi al quale Massimo D'Alema, in piena corsa solitaria per il Quirinale, è andato a dare la sua personale solidarietà. Nel Pdl l'affaire sono da sempre les affaires di Berlusconi. Silvio, in una lunga intervista a Repubblica, ha detto che il problema della elezione di un capo dello stato di sinistra lui non se lo pone. Basta che subito dopo prenda vita un governo di larghe intese e che i ministri vengano fuori da rose di nomi condivise. Il problema del Cavaliere è che, ultime le dichiarazioni dell'agente di Noemi Letizia, ha talmente tanti casini che sarà più impegnato a mettere assieme memorie difensive, piuttosto che a pensare di governare. Non deve essere piacevole sentirsi dare del “pedofilo” pubblicamente, perché se una volta, andare con una minorenne procace e disinibita, può essere una svista, due iniziano a rappresentare una tendenza o, meglio, una prova, come direbbe il nostro amico Poirot: maledetto vezzo di non chiedere mai la carta d'identità e di fidarsi solo della taglia dei reggiseni. Comunque, Silvio sembra rassegnato (ma chi lo conosce sa che sta tramando sicuramente qualcosa), al punto che per la prima volta in vita sua, ha deciso di affidarsi alla giustizia: “I miei processi li risolverò in Cassazione”, ha detto Silvio con l'aria da ultima spiaggia. Certo è che Ghedini deve essersi stancato di scrivere sceneggiature per i film del Capo, specie se a interpretare i ruoli che lui traccia con grande abilità, è una guitta sulle scale del Tribunale di Milano: “Almeno datemi Margherita Buy”, sembra abbia detto Niccolò dopo l'ultima interpretazione di Ruby. Ormai ci siamo. Oggi dovremmo sapere “il chi è” il candidato presidente della repubblica dei grillini. Abbiamo provato a votare pure noi ma non ci siamo riusciti. Tabù. La Rete non è poi così democratica, o forse non sapevamo che fosse composta da “eletti” pure lei. I nomi che girano sono sempre gli stessi, ad esclusione diRomano Prodi e di Emma Bonino, i 5S puntato suppergiù su personaggi dalla indubbia fama e dalla trasparenza cristallina, un identikit nel quale ci ritroviamo ovviamente anche noi. Il problema, come Concita De Gregorio scrive ormai da qualche giorno su Repubblica, è vedere cosa ne pensano i grandi manovratori. Chissà perché nel nostro paese oltre ai grandi elettori, ci debbano essere per forza anche i grandi manovratori. E i treni deragliano.

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