Malgrado la legge del delitto d’onore sia stata abrogata da poco piu’ di trent’anni, le donne del nostro Paese continuano ad essere massacrate per motivi spesso legati all’onore maschile, quindi di conseguenza, si tratta di violenze di genere.
Le nostre cronache si riempiono ogni giorno di inquietanti episodi quali dimostrano che ,nel nostro Paese, la violenza sulle donne e’ una vera e propria piaga sociale.
Il primo episodio risale ad aprile e avviene in un paesino della mia terra, la Sardegna, che qualche “continentale” ( ma anche qualche sardo) si e’ ostinato a definirla come una realta’ in cui vige una cultura matriarcale, mentre io che ci vivo so benissimo che non e’ cosi’ e che a momenti mi sembra di vivere in Pakistan (la violenza sulle donne in famiglia qui è un vero e proprio bollettino di guerra).
Poco tempo fa accadde che due uomini (parenti stretti di un ragazzo) massacrarono di botte la sua fidanzata e la minacciano di morte, perche’ “non faceva per lui“, come riportano i giornali. Possiamo immaginarci che intendessero con questa frase dal momento che in Italia si picchiano le donne che non corrispondono ad un preciso standard sociale, quale quello della femminilita’ passiva, o perfetta esteticamente o della ragazza “seria” che deve garantire integro l’onore dell’uomo che se la piglia e di tutta la famiglia.
Allora ci immaginiamo le dinamiche della vicenda: un delitto d’onore tentato in piena regola che per paura è dovuta scappare dal suo paese, roba che se sento qualcuno che insinua ancora che queste cose capitano solo in Pakistan gli faccio notare cosa accade in Sardegna e nel resto d’Italia, perche’ sappiamo che in gran parte dell’Italia funziona ancora cosi’.
Non e’ appunto un caso a parte. Stavolta spostiamoci in Sicilia c’e’ stato un tentato femminicidio, una ragazza di 22 anni accoltella l’amante del padre per preservare l’onore.
Mi viene in mente una nostra lettrice che su Facebook mi ha fatto presente, due giorni fa, che l’italia e’ l’unico Paese non musulmano che discrimina e considera le donne proprio allo stesso modo di come accade in un paese di cultura musulmana.
L’Unione Europea lo sa e ha “spronato” piu’ volte l’Italia ad adottare misure per allinearsi agli altri Paesi europei che garantiscono piu’ uguaglianza di genere.
Da noi invece si continua a fare finta di nulla e puntare il dito contro altre culture come se noi fossimo meglio di loro.
Allora il Governo chiede leggi che vietano il burqa, “simbolo di oppressione e schiavitu’ femminile” e poi contemporaneamente potenziano l’obiezione di coscienza sull’Ivg, patrocinano marce su Roma per fomentare odio di genere e impedire alle donne il diritto di autodeterminarsi, insultando quelle che abortiscono dando loro dell’assassina prossima all’inferno, solo perche’ sta sopprimendo quella che loro chiamano “la vita” ma tacciono sui continui femminicidi perche’ e’ chiaro che per loro siamo uteri senza alcun diritto.
Loro continuano incessanti a prendere parola contro l’islam ma tacciono che anche in Italia le donne vengono uccise per motivi di genere e mentre propongono il divieto del burqa e del velo, continuano a tacere sull’immagine della donna in tv e pubblicita’ che se non ha il velo e’ pero’ una velina.
Si chiede spesso il Governo come mai cosi’ tante violenze sulle donne, ma non riescono a capire che le loro leggi, i loro messaggi favoriscono tutto questo? Che se fanno leggi oppressive, se non fanno leggi a tutela delle donne, se danno messaggi sessisti, se non fanno iniziative di sensibilizzazione e di prevenzione, se tollerano che nei giornali si danno attenuanti alle violenze sulle donne, se tacciono su come l’immagine della donna viene bistrattata nei media, poi non si puo’ pretendere di avere un Paese che garantisce alle donne di non subire piu’ violenze di ogni tipo. Se le donne muoiono per onore o meglio se ci sono uomini ( ma anche donne) che fanno ancora valere le loro ragioni legate all’onore sempre e solo contro le donne, e se ancora il comportamento di una donna e’ vincolato dall’onore della famiglia, QUALCOSA NON VA NEL NOSTRO SUBSTRATO CULTURALE, quanto ci vuole a capirlo?
Allora penso che gli unici che possiamo dare una mossa a questo Paese siamo noi e dobbiamo superare i separatismi della rete e agire!
Perche’ se l’Italia e’ l’unico Paese occidentale che non garantisce la piena liberta’ femminile, allora non e’ uno stato democratico. Un paese che sottomette, strumentalizza e opprime le donne non e’ un Paese civile!
Mary