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In libreria "So Big, Una storia americana" di Edna Ferber

Creato il 27 giugno 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario

In libreria "So Big, Una storia americana" di Edna Ferber

Pubblicato da Elisabetta Bricca Care lettrici, cari lettori,
un premio Pulizter nel 1924. La postfazione di Melania G. Mazzucco. Una della più grandi narratrici americane dei ruggenti Anni ’20. Aggiungete un inedito in Italia, che è rimasto per anni in vetta alle classifiche di vendita, consacrando l’autrice come un’icona della cultura d’oltreoceano, e una casa editrice tra le più importanti. Ancora pensate di poter resistere a questo libro? Parliamo di So Big, Una storia americana, di Edna Ferber uscito da pochi giorni per Rizzoli BUR, nella collana Big. Un romanzo che si pone come il portabandiera del sogno americano, che si forgia di amore, riscatto, che scava in profondità il rapporto padre/figlia, e figlio/madre, che vive di una protagonista femminile indimenticabile: una donna che lotta fino allo stremo, una farmer fiera, che compirà enormi sacrifici pur di garantire un futuro al proprio figlio. Uno spaccato di una Chicago di luci e ombre, e degli immensi paesaggi americani che sembrano poter sfiorare l’infinito. Una storia che s’ispira alla vita di Antje Paarlberg, un’ambiziosa vedova e pioniera olandese immigrata in Illinois.
Titolo So big. Una storia americana
Autore Edna Ferber
Editore Bureau Biblioteca Univ. Rizzoli, 2012
ISBN 8817057665, 9788817057660
Lunghezza 300 pagine
Trama:
Al padre Selina deve tutto: l'amore, le migliori scuole, la passione per la vita. Ma quando lui muore lei deve lasciare Chicago, con le sue luci, per insegnare in una scuola rurale. Qui conosce Pervus De Jong, il contadino onesto ma sfortunato che diventerà suo marito. È l'inizio di un'esistenza dura e piena di sacrifici, che vedrà Selina - una Rossella O'Hara del Nord con la determinazione e la dedizione di una vera eroina - combattere per offrire a se stessa e al figlio Dirk una vita degna di essere vissuta. Straordinario affresco di un'America anni Venti, percorsa dai fremiti del sogno americano e dell'imminente crisi mondiale, il romanzo vinse il Pulitzer e rimase per anni in cima alle classifiche di vendita, facendo dell'autrice un'icona della narrativa a stelle e strisce.
L’AUTRICE
Di origini ungheresi, trascorre l'infanzia girando per l'America con la famiglia, fino a quando, all'età di 12 anni, si stabilisce ad Appleton, dove consegue il diploma e la laurea, alla "Lawrence University". Da sempre appassionata di letteratura, comincia a lavorare come redattrice in alcuni giornali locali, e nel 1911 pubblica il suo primo romanzo,Dawn O'Hara.
Successivamente si dedica con passione e talento alla scrittura di romanzi, in cui i suoi protagonisti sono soventemente donne dal forte carattere e i temi trattati soprattutto la denuncia sociale e l'attacco alla discriminazione razziale. Tra i tanti titoli da lei pubblicati ricordiamo So Big (1924), vincitore del premio Pulitzer, Show Boat (1926) e Giant (Il gigante, 1952), probabilmente il suo capolavoro. Oltre a lavorare anche per il teatro (insieme al drammaturgo regista-produttore George S. Kaufman realizza squisite commedie come Dinner et Eight e The Royal Family), è celebre anche come acuta intellettuale, presiedendo soventemente il "circolo vizioso" dell'hotel Algonquin di New York, membro della Tavola rotonda dell'Algonquin. Si spegne a causa di un cancro all'età di ottantadue anni.

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