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In lode dei Mercatini dell' Usato

Creato il 07 ottobre 2014 da Junerossblog

Direttamente dalla scrivania di Lucilla

In lode dei Mercatini dell' Usato
Per le lettrici di ogni tempo e luogo, le librerie sono veri posti del piacere, paradisi di goduria nonché amabili rifugi ove trascorrere in pace pomeriggi liberi, giornate di pioggia, mattinate di brucia a scuola.
Ma.... C'è un enorme MA!
Ovvero: se entrerai in un luogo ove si smerciano libri, inevitabilmente ne uscirai con una sacchettata dei suddetti, con grave rischio di scoliosi, nonché alleggerimento del portafogli (prima legge di Analphabeta Leggopoko). Sintetizzando: si spende sempre un sacco di soldi.
Ora, per la suddetta lettrice appassionata, un salasso al mese ci sta, è previsto anche nel Decalogo della mangiatrice di libri approvato dall'ONU; ma dai oggi, dai domani, la cosa potrebbe farsi problematica. Ma allora? Come deve fare una povera romanzodipendente  afflitta da sindrome del cartaceo, a procurarsi la dose quotidiana di parola scritta?
Scartati i prestiti dalle biblioteche, la soluzione esiste, semplice ma efficace: i mitici mercatini dell'usato! Siti fiabeschi in cui una povera fruitrice di carta stampata può dare sfogo alle proprie perversioni senza rovinarsi economicamente (non troppo, almeno!)
 

In lode dei Mercatini dell' UsatoQuando entra in uno di questi mitologici luoghi, la lettrice, novella Indiana Jones, si trova davanti una magica camera piena fino al soffitto di tomi & in folio tra cui scavare, alla ricerca del Santo Graal.... Haem, del Libro Perduto.
Sì, perché in queste simil catacombe del romanzo si dice che si possano trovare rarissime prime edizioni di Liala, copie antiche dei romanzi di Wilbur Smith autografate dall'autore e perfino esemplari con dedica dei libri di Carolina Invernizio!
Naturalmente occorre faticare, niente si ottiene senza un pò di sudore; ma, dopo aver spostato immani dune di "selezione del reader's digest" usati, spalato montagne di vecchi Topolini e fotoromanzi fossili, si viene sovente ricompensate dal rinvenimento del libro a lungo cercato e mai raggiunto, dal ritrovamento del romanzo acquistabile altrimenti solo a prezzi proibitivi, dal reperimento del numero mancante dell'enciclopedia del punto croce!
Segue danza della gioia con ululati di puro giubilo, spesso corredati dalle occhiate di commiserazione dei clienti del reparto mobili usati.
La goduria raggiunge il climax al momento del pagamento, quando, dopo aver gioito come ricci, si sborsano solo pochi euro per il tesoro testè ritrovato. Il tutto viene poi rivissuto con calma, a casa propria, compulsando amorosamente il volume.
Sto esagerando? Solo un pochino; poiché posso dire, per esperienza personale, che i mercatini dell'usato sono delle vere e proprie miniere d'oro per chi cerchi romanzi anche introvabili, oltretutto a prezzi ridicoli.
È proprio così che ho trovato libri come "Nina del Tricolore" e "un'adorabile bugiarda" della Camocardi, "complotto di dame" di Roberta Ciuffi e l'opera omnia di Mary Balogh, pagando solo un misero euro a volume! Perfino i mitici romanzi Euroclub, che spuntano prezzi da infarto, si possono trovare e portare a casa per pochissimi soldi! Il che mi porta a pensare che spesso la gente non sa di quali tesori si disfa portandoli al mercatino....


E allora.... Lunga vita ai mercatini dell'usato, ultima Thule delle lettrici vessate, Shangri Lá del libro perduto, Walhalla delle amazzoni della parola scritta!
E buona lettura, alla faccia della crisi! 

Lucilla

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