Sepoltura
(Dal Vangelo di S.
Marco)
Essendo già sopraggiunta la sera,
un certo Giuseppe d’Arimatea,
membro distinto del Consiglio, che era
speranzoso anch’ei nella fede ebrea
predicata da Gesù Cristo, dato
che era prossima la festa giudea
(l’indomani infatti sarebbe stato
Sabato di Pasqua), venne in città
E si presentò dinanzi a Pilato.
Sprezzante del rischio e d’ogni viltà
Gli chiese di dargli il corpo del Cristo!
Nel dubbio che non fosse morto già
Chiese al Centurione s’avesse visto
L’evento e, udito che tal L’avea scorto
Coi suoi occhi, diede a Giuseppe il visto!
Egli, avendo scavato in un suo orto
Una roccia, per farla a sepoltura,
vi depose il corpo di Gesù morto,
non prima d’averLo avvolto con cura
in un candido lenzuolo comprato
ad hoc! Ei sigillò, come chi mura,
perché mai più l’interno sia mostrato,
con un masso il sepolcro di Gesù!
E tutto dalle donne fu osservato