In occasione del ventesimo anniversario dell’apertura del Complesso Termale Alberghiero di Calda, nel museo del termalismo (vecchie terme) si è tenuta una cerimonia commemorativa ed è stata consegnata alla signora Ada Cerabona, insegnante elementare in pensione e scrittrice più volte premiata da associazioni culturali italiane, una targa in ricordo del marito dottor Romeo Ponzo.
Avrei partecipato volentieri alla cerimonia se ne fossi stato a conoscenza, perché sono legato al compianto dottore Ponzo non solo da vincoli di parentela e di amicizia, ma anche da una grande stima. Stima verso un uomo che ha voluto con fermezza e determinazione che si realizzassero le terme di Calda.
La targa, però, targa è ben poca cosa: bisogna rispettarne il pensiero e continuare la strada da Lui iniziata, che coniuga insieme progresso, attività umane e rispetto dell’ambiente.
Non tutti, forse, si rendono conto che il Complesso Termale Alberghiero, pur di notevoli dimensioni, si adagia e si adatta senza alterare minimamente il territorio che lo contiene e senza deformare il paesaggio circostante. Anche questo è merito del dottor Ponzo.
Ci teneva moltissimo alla protezione delle sorgenti di Calda ,dove volle opere di salvaguardia che le isolassero completamente dal contesto abitativo, sorto nel passato a monte delle sorgenti stesse.
Il compianto dottore si è impegnato – mi piace ricordarlo – in attività di promozione, non solo con congressi medici. Nel settembre dell’ottantanove le terme di Calda erano presenti con un stand alla fiera di Verona.
Nello stesso anno, insieme a quest’uomo di grandi vedute, ci recammo a Trieste per incontrare le associazioni dei pensionati di questa città. Dopo le relazioni ufficiali, ascoltate con interesse, le persone incominciarono a chiedere dei luoghi e della qualità delle acque.
Ricordo con affetto e commozione quando nell’ottantaquattro mi disse”….Cimì, queste cose le dobbiamo fare e per farle abbiamo bisogno di un comitato dove siano rappresentate tutte le forze politiche “.
Ritornando al presente mi voglio permettere una piccola riflessione: il dottore Romeo Ponzo non avrebbe mai permesso che venissero violate le scaturigini della grande sorgente ed alterati luoghi da Lui tanto amati.
Grazie,grazie dottore, per quanto hai fatto per la tua e la nostra Latronico e speriamo che non vada tutto perduto. (GC)