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In ricordo di Cossiga

Creato il 17 agosto 2010 da Rickyiotti

Oggi è morto a 82 anni uno dei più controversi uomini politici italiani. Cossiga è stato il più giovane sottosegretario alla Difesa, il più giovane Ministro degli Interni, il più giovane Presidente del Senato e il più giovane Presidente della Repubblica. Nel frattempo ha ricoperto anche il ruolo di Presidente del Consiglio dei Ministri. Una carriera politica come se ne vedono poche, pur attraversando momenti delicati della vita del nostro paese.

Nel ’66 viene nominato sottosegretario alla difesa con il preciso compito di sovrintendere a Gladio.

Tra il ’77 e il ’78 mentre è Ministro dell’Interno, reprime duramente le manifestazioni degli universitari. Queste repressioni portano un morto a Bologna e una defunta a Roma.

Sempre nel ’78 scoppia il caso Moro. Quando viene ritrovato il cadavere Cossiga si dimette da Ministro dell’Interno.

Nel ’79 è Presidente del Consiglio e viene indagato per favoreggiamento. L’accusa è quella di aver avvertito il figlio dell’allora parlamentare Donat Cattin del suo imminente arresto per terrorismo e di avergli suggerito l’espatrio.

Nel ’80 a giugno c’è la strage di Ustica mentre ad agosto scoppia la bomba alla stazione di Bologna. Due dei più grandi misteri d’Italia mentre Cossiga è Presidente del Consiglio. I segreti, almeno a livello istituzionale, rimangono tali.

Nel ’83 dopo qualche anno lontano dalle luci della ribalta è eletto Presidente del Senato.

Nel ’85 viene eletto, alla prima votazione (prima volta nella storia repubblicana), Presidente della Repubblica, succedendo a Pertini.

Nel ’89 cade il muro di Berlino. Da li iniziano le famose “picconate” al sistema. Cossiga intuisce prima di altri l’importanza dell’evento e quanto cambierà la politica in Italia.

Le picconate riguardano anche il “giudice ragazzino” Rosario Livatino, ucciso dalla mafia nel ’90, reo di indagare i rapporti tra mafia e massoneria.

Nel ’92 si dimette (a due mesi dalla scadenza del mandato) da Presidente della Repubblica. Entro pochi mesi scoppierà tangentopoli e finirà la prima repubblica.

Come senatore a vita sostiene sia governi di centrosinistra che di centrodestra.

Oggi è venuto a mancare uno dei maggiori testimoni (se non uno dei protagonisti) dei grandi eventi che hanno attraversato il nostro paese negli ultimi 40 anni. Da Gladio alla P2, da Moro a Ustica, da Bologna ai delitti di mafia, da tangentopoli ai segreti su cui si fonda la seconda repubblica.

Spero per lui che abbia avuto il tempo di confessarsi e chiedere perdono.


Filed under: Politica Tagged: aldo moro, francesco cossiga, rosario livatino, strage di bologna, ustica

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