Caro Bartleboom.
Ti stavo aspettando da sempre ed oggi ti trovo
in questa locanda,
tra le ultime colline e il mare.
Il nostro incontro in questa stanza,
uno scrittoio, una penna, una scatola, il mare.
Ho vissuto in te e per te,
pur non sapendolo,
attimo dopo attimo,
perdendomi in ogni tua lacrima,
in ogni tuo sorriso.
Ho risalito questo chilometrico filo d'inchiostro,
attanagliata da mille paure che sento dissiparsi lentamente,
rigo dopo rigo, come portate via dalla marea
e ora,
finalmente,
posso perdermi
negli anni, nei giorni, negli istanti che già mi hai dedicato,
negli anni, nei giorni, negli istanti che già ti ho dedicato, pur non sapendolo.
Su questi fogli le tue mani fra le mie mani,
il tuo cuore che incontra il mio cuore,
io e te, un'unica sola cosa.
Tu vivi in me come io vivo in te
su queste pagine bianche
sporcate da un sottile velo di inchiostro.
E così sarà per sempre
perchè lo è stato da sempre
ancora prima di conoscerci.
Tua, Hanna A Sario...che con la sua penna ha ridato vita a Bartleboom.
http://malincronicismo.blogspot.com/2010/08/lettera-n-54-occhi-daltri-mondi.html
Foto KialazLicenza Creative Commons
Magazine Talenti
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