Mentre mi svegliavo, ho capito molte cose della notte precedente. Ho capito in ritardo che i tuoi messaggi emozionati per il nostro incontro non erano semplici convenevoli. Ho capito in ritardo il tuo apprezzamento per il fatto che fossi venuto a prenderti e che non mi fossi limitato ad aspettarti al luogo stabilito in centro. Ho capito in ritardo che gli scontri involontari del tuo braccio con l’interno del mio, tanto involontari non erano. Ho capito in ritardo che quando hai chiuso gli occhi vicino a me non era solo per prendere una pausa ma per sognare. Ho capito in ritardo che abbassavi lo sguardo non per distoglierlo ma per mirare alle mie labbra. I tuoi brividi di freddo non erano per chiedermi in prestito la felpa e il tuo cellulare con la sveglia non era stato caricato di proposito. Ma almeno le ultime due non l’ho capite in ritardo. E, per fortuna, posso dire è stato bello svegliarsi abbracciato a te e molto tempo dopo l’orario che mi avevi detto.
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