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In Senato è arrivato il ddl sulle riforme costituzionali. Continuano le polemiche

Creato il 14 luglio 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

Al via, nell’Aula del Senato, l’esame del ddl sulle riforme costituzionali. A tenere banco continuano ad essere le polemiche trasversali, ma il pacchetto di riforme si avvierà al voto a palazzo Madama con l’inizio della discussione generale. Resta, però, ancora un’incognita sui tempi, viste le circa trenta ore di discussione che si renderebbero necessarie con i 124 iscritti a parlare, considerato che il tempo massimo per un intervento è, da Regolamento, di 20 minuti.

(senato.it)

(senato.it)

Il giudizio del presidente della commissione Affari costituzionali del Senato,  Anna Finocchiaro. ”Non sfugge a nessuno di noi il rilievo e la portata modificativa di questa riforma. Senza dubbio la più significativa dall’inizio della storia repubblicana per quello che riguarda il Parlamento. A nessuno di noi sfugge la responsabilità che stiamo assumendo nel ridefinire, così profondamente, l’assetto costituzionale. Molte volte mi sono interrogata su quale fosse lo spirito giusto per affrontare quest’opera e per compiere il dovere di collocare coerentemente e pienamente nella tradizione costituzionale repubblicana e, al contempo, introdurre innovazione positiva, utile a ridare slancio all’agire dell’istituzione parlamentare”.

La posizione dell’altro relatore, il leghista Roberto Calderoli. ”Il testo della riforma all’esame dell’Aula è completamente diverso da quello del governo che aveva peccati originali”. L’esponente leghista non ha rinunciato a due battute autoironiche: l’una per osservare che il suo è stato “un intervento ‘a braccio’, non nel senso di non avere un testo scritto, ma nel senso di poter utilizzare un solo braccio, avendo l’altro bloccato”, un riferimento all’infortunio dei giorni scorsi, rafforzato dalla considerazione che “nessuno può dire che non abbia dato una mano alla riforma della Costituzione; solo che oltre la mano, ci ho messo anche due vertebre e questo mi è spiaciuto di più”. Padre di quel sistema elettorale da lui stesso disconosciuto come “Porcellum”, Calderoli ha ringraziato per avere avuto il ruolo di relatore scherzando sul “coraggio ce ne è voluto veramente tanto a nominare me come relatore di minoranza. Era infatti come dare una pistola carica in mano a un serial killer, e sperare che non facesse una strage”.

Per il Movimento 5 Stelle nessuna manifestazione di protesta. Resta il dissenso di Forza Italia. Dal fronte 5 Stelle si fa invece notare che se domani ci saranno manifestazioni di protesta davanti a palazzo Madama “qualunque iniziativa in questo senso non è attribuibile al Movimento 5 Stelle”. Resta dissenso anche in FI sul pacchetto delle riforme, con Daniele Capezzone che osserva come “la lettera aperta di Raffaele Fitto a Silvio Berlusconi mi pare carica di affetto e di lealtà, e soprattutto di ragionevolezza e di grande buon senso. Nessuno vuole ‘sabotare’ le riforme: semmai, le si vorrebbe migliorare, rendendole davvero adeguate alle attese degli italiani”.

Intanto, per domani sera è prevista un’assemblea congiunta dei gruppi Pd di Senato e Camera, cui parteciperà anche il premier, e segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi. (AGI)


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