IN SIRIA è GUERRA CIVILE

In Siria ci sarebbero state, negli ultimi giorni , centinaia di cadaveri. Non vittime dalla repressione : morti fatti dai nemici “I sionisti che domenica hanno sparato indiscriminatamente su una folla disarmata di palestinesi” al confine. E i ribelli interni che avrebbero compiuto uno dei peggiori massacri di questa guerra civile , 120 poliziotti uccisi in una doppia imboscata in un check-point vicino alla frontiera turca.

Nessuno ha visto questi corpi, e nessuno non li vedrà mai. Damasco sostiene d’aver già sepolto i 23 corpi uccisi dagli israeliani , mentre Gerusalemme dice che il bilancio è gonfiato, e che da parte loro nessuno è stato mutilato, bruciato , gettato nelle acque dell’Oronte come afferma la dittatura siriana.

Nel confine turco , nella città di Jishrash Shugur, roccaforte dei fratelli musulmani, si ricorda l’antica popolazione collettiva d’una settantina di civili. Da lì sabato scorso sono arrivate le notizie di 42 oppositori ammazzati , rastrellamenti di massa. Secondo la Tv di Stato la risposta sarebbe con palazzi governativi incendiati e l’assalto al checkpoint. Il ministro dell’Interno promette vendette. Secondo attivisti dei diritti umani, però, è solo propaganda: erano poliziotti disertori, si che si sono rifiutati di sparare sulla folla.

Non solo Jishrash Shugur ora risulta isolata , ma l’esercito sta invadendo la città in forze massicce. Le stragi sembrano la vera arma di distrazione massa utilizzata da Bashar Assad. C’è il sospetto nella sanguinosa marcia dei palestinesi di domenica : portati coi pullman dai campi profughi , sono stati uccisi mentre cercavano di tagliare la rete di frontiera ed entrare nel Golan Israeliano. Secondo l’opposizione siriana sono stati dati dal regime 1000 dollari a manifestante.

Condannato da Washington e dalla comunità internazionale , il regime siriano ora mostra di voler fermare i cortei verso la frontiera. Tutti ormai pensano che Assad sia ormai alla fine.