Mi sembra come di ricordare un commento che ho fatto, qualcosa del tipo “H&M la solita palla…”
Ecco.
Non se andate nella NUOVA H&M, quella che hanno aperto poco tempo fa in duomo (l’ennesima, si) e che ha 3 piani (di morbidezza? magari…) di collezioni più o meno esclusive da mostrare al mondo.
H&M duomo: ma si, sdoganiamolo sto pigiama + vestaglia per andare a fare la spesa e anche a teatro…
Già dal mood delle vetrine che affacciano su Corso Vittorio Emanuele possiamo capire che si tratta di uno store dove troverete il di tutto e di più.. ma non necessariamente qualcosa che riuscirete a mettere.
Mi spiego.
Al piano terra: assieme ai commessi che si aggirano immalinconiti a chiedere “vuoi una shopping bag?” (per riporre i tuoi possibili acquisti, NON in regalo!) ti accolgono a braccia aperte gli spocchiosi manichini vestiti con la collezione “designer” del momento. E’ qui che il più delle volte il mio sopracciglio si alza scettico, incontrando tagli e materiali a dir poco improponibili (il neoprene, su tutti… ce lo ricordiamo?? E i pantaloni della tuta indossati con disinvoltura alle cerimonie? E la giacca-vestaglietta nel dovunque e nel qualunque? E la tuta da meccanico verde oliva… non sto scherzando! la tuta da MECCANICO! )
H&M – tuta da meccanico, a 19 comodi euri
… sta male anche alla modella incredibile
H&M- non un’altracamicia a fiori, dai!
H&M – felpa effetto neorpene..
Ho visto veramente solo due o tre capi degni di nota e troppe, davvero troppe stampe stile “aztec” e “mosaico” e “etnico”, e i pantaloni del pigiama che ormai mi escono dagli occhi.
H&M stampe pigiama, o pigiama a stampe?
Questi, ve lo dico prima che nutriate false speranze, sono gli unici 3 capi che ho apprezzato in tutto il negozio. 3 piani. 3 capi:
H&M – top a fiori, now in stores… 15€, se lo mettessero in saldo….
H&M – felpa del giaguaro
in offferta a 7€ allo store di Via Torino se proprio la volete anche voi…
(in realtà a me piace la camicetta in crepe nera con stampa di gatti in bianco, sapete di cosa sto parlando, vero? Anche se mi fa andare insieme gli occhi….)
H&M -cappotto in maglia
E per la cronaca, i commessi a questo famigerato piano terra sono immalinconiti perchè ce ne fosse una che gli dice “ma si, dammi sta czz di shopper per riporre i miei innumerevoli acquisti, così ti levi…” ma forse, è meglio così.
Per loro, dico.
Ma continuiamo con la visita alla casa degli orrori… Al piano 1. Ebbene, al piano 1 orrore puro.
Si passa dalla collezione “Lolita nel paese dei Manga“, a “la stanza di Jeremy” (Stuart) – con i pantaloni a stampa Batman (logo anni ’80, quello a cui un pò eravamo rimaste affezionate) e quelli a fantasia Topolino – e infine al puro horror gotico. Si, gotico. Una select che occupa 1 terzo del piano con tutti i capi neri, dal primo all’ultimo, sfrangiati e tagliuzzati e pieni di croci e di teschi e di facce morte. In puro stile gotico.
Che uno o due pezzi ci stanno, dai, ma il trionfo dell’allegria no… suvvia. E fatevela ‘na risata.
(ma non troppo, che se tenete troppo la bocca aperta poi vi si infilano i “pilucchi” di quelle orribili maglie a pelo lungo e ciao, morite soffocate prima di conquistare l’uscita)
H&M – maglietta SAilor Moon
quindici anni fa mi avrebbe tentato
o forse no
H&M – maglietta sushi
che poi a me il sushi piace… ma no.
H&M t-shirt cartoni animati
Questi andavano di moda negli anni ’80 o sbaglio?
H&M- zaino panda
(pandaffanculo? direbbe qualcuno… eh… perdonatemi ma non ho resistito)
E poi boh, sali piena di speranze al terzo piano e… niente, la morte cerebrale. Il cervello ti si spegne. La noia di annega.
Pochi spunti veramente interessanti prima di capire che sei capitata sul piano “Donna business”… e di nuovo nella triste, patetica, sempre uguale a sè stessa realtà. Fatta di tessuti sintetici veramente cheap (ma solo io ricordo H&M conscious, il riciclo, i tessuti non dico di pregio ma almeno i cotoni onesti?)
Unico reparto che vale veramente la pena (è immenso e c’è il tutto!) è quello accessori: borse, collane (fra cui una di cui mi sono innamorata, ma 15€… non oggi), accessori per i capelli, la cover per Iphone a forma di Cactus…
H&M accessori, statement necklace… la voglio!
Ci credete che sono uscita sgomenta, e intristita?
Tanto che ho tentato disperatamente di andare a rifarmi gli occhi e tirarmi un pò su di morale… ma niente. Non ci sono riuscita.
Primo perchè, colpo al cuore e tristezza infinita, hanno chiuso le due librerie più grandi, e più storiche di Milano, quelle in centro, quelle che dopo la chiusura di Ricordi erano rimaste… e che ora infine hanno ceduto. Una, la Feltrinelli, che dice che si sta rinnovando ma secondo me viene rimpiazzata dal Mercato del Duomo (il “concorrente” di Eataly, l’ennesmo supermega food-store o food-hall che dir si voglia che metterà sulle mensole i soliti prodotti “made in Italy” pettinati e cari come il fuoco), l’altra, Mondadori, per far posto all’ennesimo Mango store.
Non fraintendetemi: adoro Mango… ma sta diventando sempre più difficile uscire per curiosare fra scaffali di libri e dvd in questa città cosmopolita…e ormai troppo fissata col cibo!
E scusate questa piccola vena polemica, ma con questa storia di Expo, e le immani ca…ate che sto vedendo in giro, ste cose le vedo come fumo negli occhi. La gente che mi viene a “raccontare” del made in Italy, dello slow food, delle tipicità del territorio e bla bla bla… solo per vendermi un barattolo di conserve a 15€!
Che se voglio la tipicità del territorio mi faccio dare un barattolo di marmellata ai mirtilli fatta da mia zia, con mirtilli colti nei boschi svizzeri l’estate scorsa. E quello si che è bio, senza conservanti coloranti o “chimicanti”.
La tristezza della giornata è proseguita entrando da Bershka, dove, anche se ho trovato degli accessori molto divertenti tipo queste cover per il cellulare
Bershka, cover cellulare
Bershka, cover gattose
Bershka, accessori cellulare
ho dovuto arrendermi difronte al fatto che ormai queste collezioni non fanno più per me. Vuoi per le taglie (ho provato un pantalone di tuta, L, che non mi entrava neanche sulla gamba), vuoi per il costo (io me lo ricordo Bershka quando ha aperto, aveva prezzi accettabili, con 10€ compravi delle magliettine che erano la fine del mondo… ora non te ne bastano 13! Ma perchè?? Ma sono solo io che mi trovo così??)
Unico “raggio di sole” della giornata, perchè poi anche a passare alla Mondadori all’angolo con Via Torino (ispirazione persa!) e da Promod (santi numi: troppo cara! Sono scappata senza neanche infilare le scale per il 1 piano…) o da Trony (Ex Fnac… una tristezza ogni volta che entro!) non ha migliorato l’umore, solamente l’albero di magnolia (o di quel che è) in fiore.
Chi è di Milano ce l’ha presente: quello proprio dietro al duomo, che in questi giorni si sta riempiendo di magnifici fiori bianchi!
Tanto che la prossima volta invece di entrare nei negozi mi ci siedo sopra, alzo la faccia, e mi metto a contemplare i fiori, il cielo fra i rami, magari il sole, e il senso che ormai mi è sempre più oscuro di questa vita… e di queste collezioni.