Almeno otto persone sono morte e fino a 121 sono i feriti durante una giornata di violenza tra i manifestanti anti-governativi e le truppe a Bangkok. Tre dei feriti sono giornalisti, tra cui un cameraman canadese "gravemente" ferito durante le battaglie nelle strade della capitale tailandese.
La violenza è stata provocata da un attacco - probabilmente di un cecchino - su un rinnegato generale dell'esercito, che è una figura chiave per l’ala militante delle proteste delle Camicie Rosse .
Decine di altre sono rimaste ferite ieri , sette fatalmente, secondo quanto riferito da ospedali, mentre le truppe hanno usato gas lacrimogeni e sparato proiettili di gomma in tentativo di porre fine a due mesi di proteste, in cui più di 30 persone sono morte e più di 1.400 persone sono state ferite.
Intanto nel sito delle camicie rosse la spazzatura sta cominciando ad accumularsi in sgradevoli cumuli in quanto la raccolta dei rifiuti non è più all'ordine del giorno nel campo, che ha scorte di cibo e di un approvvigionamento di acqua. I manifestanti che sono principalmente poveri delle aree rurali, tra cui un certo numero di donne, bambini e anziani, hanno fatto del campo la loro casa.
I manifestanti vogliono il primo ministro, Abhisit Vejjajiva, di dimettersi, sostenendo che egli non sia in possesso di un mandato a governare, dopo aver preso il potere con l'aiuto dei militari. Le camicie rosse sono sostenitori del deposto leader Thaksin Shinawatra, che andò in esilio nel 2006 dopo un colpo di stato senza spargimento di sangue per evitare un periodo di carcere in Thailandia.
Ieri il Signor Thaksin ha esortato il governo a ritirare le loro truppe. " Le azioni di governo costituiscono chiaramente una violazione grave dei diritti umani e dei reati ", ha detto in un comunicato.
Generale Prawit Wongsuwon, il ministro della Difesa, ha detto che l’operazione dei militari aveva lo scopo di costringere i responsabili del movimento ad avere un dialogo con il Governo.
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