Magazine Cinema
Film a cura della Contemporaneista del blog, l'amica Laura alla quale passo subito la parola.
Tommy Lee Jones (Hank Deerfield), veterano del Vietnam e patriota inzia la ricerca del figlio Mike, tornato a casa da poco (una settimana) dall’Iraq e ora misteriosamente scomparso. Il cadavere del ragazzo viene ritrovato grazie all’aiuto di una poliziotta (Charlize Theron). Le convinzioni di Hank Deerfield si sgretolano lentamente man mano che la vicenda si svolge fino alla soluzione del delitto.
Non ho voluto scrivere molto sulla trama del film perché la Valle di Elah va visto in ogni suo fotogramma. Questo film inizia già dal suo titolo. Ed è forse il titolo stesso.
La Valle di Elah, infatti, era un luogo dell’antica Palestina dove avvenne lo scontro tra Davide e Golia. La Bibbia racconta, infatti, di come l’esercito del popolo d’Israele (quello di Re Saul) e quello dei Filistei si appostarono sui monti opposti agli estremi della valle.
Ogni giorno per quaranta giorni, Golia, il più temuto guerriero tra i Filistei, scendeva nella valle a cercare chi lo sfidava. Ogni giorno non si presentava nessuno perché gli ebrei lo temevano fortemente. Un giorno però, Golia si trovò davanti Davide, un giovane pronto a riscattare l’onore della sua gente. Davide si presentò senza armi impugnando solo una semplice fionda. Sfidando la paura, uccise Golia con un solo sasso scagliato con la sua fionda.
Il titolo quindi, a mio parere rappresenta la valle della guerra in Iraq ed il cammino doloroso che dovrà fare Tommy Lee Jones nello scoprire la verità sull’accaduto. La valle di Elah non è un semplice thriller, è la conseguenza di una guerra “insana” sotto molti aspetti. Il gigante Golia è la paura, l’annientamento fisico ed emotivo dei ragazzi che hanno vissuto una guerra di menzogne. Il gigante lascerà in loro ferite difficili da poter dimenticare e quindi sanare.
Tutto il film è un sordo urlo di dolore quasi muto e lancinante a volte delicato e sottile che entra dentro lo spettatore mano a mano che la storia prende corpo. Un film con un pathos eccezionale, drammatico, interiore, non urlato. Eccezionale, anche, l’interpretazione di un Tommy Lee Jones all’inizio del film imperturbabile ma che dovrà, poi, fare i conti con la vita, con ciò che la vita fino a quel momento gli aveva insegnato. Un’interpretazione intensa e molto profonda.
L’inviolabile bandiera a stelle e strisce sarà capovolta. Perché il mondo si è capovolto con le sue menzogne. Perché il protagonista così come il regista non hanno più certezza di nulla. Chi vince allora in questo caso Davide o Golia? A voi le risposte.
“È così che si combattono i mostri! Lasci che ti vengano vicino, li guardi negli occhi e poi li colpisci!”
Devo ringraziare tantissimo Laura. Se non fosse per lei mi perderei molti film che meritano, come questo, che non è un capolavoro immortale ma ha doti apprezzabili di qualità generale, semplicità sostanziale di esposizione della storia senza rinunciare a un po' di giallo e di suspance. Tutto quello che poi si traduce in: film godibile da tutti. Considerato il Messaggio di cui è latore è importante questo aspetto.
Ne ha parlato Laura nella sua rece, concetto che esprime Hank, proprio all'inizio del film: "...sai cosa significa quando la bandiera sventola capovolta? è una richiesta internazionale di soccorso. significa che siamo nei casini e qualcuno deve venire a salvarci il culo perché non ce la caviamo da soli". Quest'ultima immagine è bella in ogni suo senso compiuto. Il film, ispirato a vicenda realmente accaduta, è un j'accuse pesante sulla guerra in Iraq, sulla guerra in generale e sugli abbruttimenti umani che ne conseguono.
Ho letto che è stato prodotto a basso costo. Le pur famose stelle del cast hanno partecipato con compensi lontanissimi dagli abituali. Bella questa cosa! Esiste ancora gente che ama fare Cinema. Con questo non intendo certo dire che quando i costi sono enormi allora non si fa più Cinema, affatto, però vedere che registi noti ed attori notissimi Spendono, è il caso di dirlo, il proprio tempo e la propria reputazione per un film come questo è, insisto, una bella cosa.
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