Tommaso Tori
I soldi non migliorano la vita, ma questa volta possono salvarne una. In questo caso, la vita da salvare è quella di Tommaso Tori, 22 anni, bolognese, giocatore appassionato di calcio e cuoco pastificio provetto. Entro fine giugno 2014.
Di solito non mi occupo di queste cause, associandomi alla diffidenza che serpeggia tra la gente. Stavolta si tratta di un amico d un mio amico perciò voglio lanciare un appello a tutti voi affinché possiate contribuire a salvare la vita di Tommaso.
Tuma, come lo chiamano gli amici, è un ragazzo di Bologna bello, socievole, intelligente, con un futuro promettente da calciatore, ma dà volentieri una mano alla famiglia Tori, originaria di Imola, ed ai loro corsi di cucina. Nel gennaio 2014 stava per partire con la sorella Francesca per gli USA, emigranti per insegnare a fare la pasta agli americani con appositi corsi intrapresi in famiglia da tempo per amici ospiti stranieri e turisti. Un sito su internet http://francescatori.weebly.com/about.html, in cui due ragazzi a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 divulgano la cultura italiana più semplice, come fare la pasta in casa. Una storia tipicamente italiana, inedita per un giovane anni degli anni ’90.
Purtroppo, nello stesso mese gli viene diagnosticata una forma fulminante di leucemia linfoblastica acuta, di difficile cura. Le chemioterapie affrontate al reparto di ematologia Seragnoli dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna non portano miglioramenti, il corpo del ventenne è immune. I medici del Sant’Orsola hanno esortato ad affrontare una cura sperimentale presso l’Ospedale della Pennsylvania di Philadelphia, una struttura nosocomica privata dove il medico Carl June con la propria equipe sta elaborando una terapia sperimentale proprio ad hoc per i casi come quello di Tommaso, basata sulla creazione ed immissione di cellule che dovrebbero nel tempo rimuovere le cellule malate dal corpo di Tommaso.
I mancati miglioramenti riscontrati e la assenza di terapie alternative conosciute in altri luoghi fanno del viaggio negli USA il futuro di Tommaso su cui convergere le speranze. Pur avendo la disponibilità del dottor June ad effettuare la terapia gratuitamente, i costi ineluttabili del ricovero che sono stati chiesti anticipati alla famiglia Tori sono di 600.000 $. Entro giugno 2014. Troppo, per una famiglia bolognese come tante, in affitto, con due genitori e tre figli, il più piccolo Tommaso, il più grande Emanuele invece di 31 anni.
È iniziata una raccolta fondi, attraverso il portale unico: http://www.giftsfortommaso.org/
Se nel primo giorno era stato raccolto un centesimo, dopo cinque giorni siamo a oltre la metà. La buona notizia quindi, di quelle che fanno bene, è che in poco tempo si sta creando una mobilitazione economica, sociale, mediatica irripetibile ed imprevedibile, e ci sono buone premesse per il raggiungimento dell’obiettivo.
Si può quindi donare attraverso il sito, qualunque cifra è importante. Oppure, fare un iban presso un conto creato ad hoc: Associazione O.n.l.u.s Don Orfeo Giacomelli Conto Corrente UNICREDIT IBAN: IT96J 02008 67570 000000789166 Causale: LIBERALITA’ PER TOMMASO TORI. Per bonifici dall’estero: BIC SWIFT: UNCRITMM
Con la precedente causale, la somma donata sarà deducibile dalla dichiarazione dei redditi.
Molti si stanno muovendo per Tommaso: l’hashtag #forzatommi è diventato una costante di twitter, il calciatore Totti, il calciatore Di Vaio, il sindaco e il comune di Bologna, Giulio Perrone editore, Pupi Avati. Per onorare il promettente futuro di calciatore di Tommaso Tori e salvarlo, il 27/6/2014 si terrà dalle 18 una amichevole tra ex compagni di Tommy, ex calciatori e Vecchie Glorie del Bologna presso il Centro Sportivo “Biavati”, in via Shakespeare n°33 a Bologna, con una cena a seguire. L’incasso, sarà ovviamente dedicato in maniera totale a Tommaso Tori. Si stanno organizzando anche uno spettacolo al Teatro Duse sotto l’egida del quartiere Santo Stefano dal titolo Sbologniamo la malattia! Leucemia, vattene via! curata e presentata da Daniel Agami (tra i possibili ospiti, Gianni Morandi) ed una cena di gala a Corte Isolani Conta. Una vendita di bomboloni in Piazza Maggiore, e alcune cene. Uno degli obiettivi è convincere Pietro Barilla a donare fiducia ad una promessa della pasta italiana all’estero: Pupi Avati si è detto disponibile a convincerlo e si sta cercando il contatto.Saranno tanti eventi quelli che si faranno a giugno per raggiungere quella cifra.
Il riferimento per ogni donazione on line ed informazione è: www.giftfortommaso.org. È attiva anche una pagina facebook, tempestivamente aggiornata dalla famiglia e dai loro amici: www.facebook.com/giftsfortommaso.