Intorno a Rossella, pur in mancanza di notizie ufficiali, continua ad esserci un ampio movimento di attenzione solidale. Nel blog a lei dedicato ( Rossella Urru. overblog) testimoninaze, lettere, articoli e poesie. Noi nonne, mostrando questa piccola foto, esprimiamo affetto e speranza.
Visto il periodo, torno a considerare il tema delle vacanze con i nipoti. Nella mia zona molte case estive sono state riaperte e mi si offre ancora una volta lo spettacolo gradevole di tanti anziani in compagnia dei bambini. Papà e mamma spesso non ci sono; lavorano, oppure – perché no?- si concedono un viaggetto.
In precedenti occasioni ho scritto dei genitori restii ad affidare i bambini ai nonni, giudicando esagerate, salvo casi particolari, le loro apprensioni. Le vacanze con i nonni, un’affettuosa consuetudine per molti di noi, hanno giovato alla crescita, lasciando piacevoli ricordi. Anche gli esperti le giudicano positivamente e insomma vale la pena di consigliarle. Possiamo però considerarlo un impegno dovuto?
Ovviamente no. In genere i nonni sono ben lieti di ospitare o condurre con sè i nipotini in vacanza. Quasi tutti noi, per quanto impegnati, siamo in grado di renderci disponibili per alcuni giorni o settimane. Tuttavia i nostri figlioli non possono ritenere un obbligo questa simpatica pratica e noi, viceversa, non dobbiamo sentirci in colpa se viene interrotta una consuetudine magari radicata in famiglia.Può infatti accadere di essere stanchi, oppure che si sovrappongano altri impegni familiari o, infine, che i giorni in cui di solito ci occupiamo dei nipoti coincidano sfortunatamente con programmi personali che ci stanno a cuore. Sarà nostra cura avvertire per tempo i genitori che, a loro volta, dovranno evitare recriminazioni e lagnanze.
Giova infatti ripetere che, nell’equilibrata e serena gestione dei rappori familiari, i nonni svolgono volentieri alcune mansioni e, salvo inpossibilità conclamata, sono anche tenuti a prestare aiuto nelle situazioni di emergenza. Le vacanze dei nipoti non credo vi rientrino … Si tratta sempre, in conclusione, di ritenersi “titolari” di un’esistenza autonoma, quanto quella dei figli ormai adulti.
Filed under: Attualità, Riflessioni