Il Partito democratico non ha tolto il proprio sostegno all’assessore all’ambiente Alessia Manfredini e anzi ha dato una propria interpretazione delle critiche del centrodestra all’amministrazione Galimberti e alla stessa Manfredini. Dunque non sta circolando una sola verità, anche se Cremona soffre dell’inveterata ossessione: la funzione dei mass media locali, che formano un monopolio quasi perfetto. Non emerge una strategia alternativa allo smaltimento dei rifiuti tramite combustione, anche se le associazioni ambientaliste l’hanno ribadita molte volte. La graduale disattivazione dell’inceneritore accompagnata dall’aumento della raccolta differenziata permette di riciclare più rifiuti e quindi di dare più forza a un tipo di economia circolare. E’ quindi una scelta strategica. La pubblica amministrazione può dare un indirizzo di questo genere: e nemmeno ci può essere contraddizione fra dati tecnici e indicazioni d’indirizzo, perché l’inceneritore potrebbe essere anche ultra efficiente ma l’amministrazione potrebbe essere orientata verso un altro genere di trattamento dei rifiuti. E’ in discussione anche un problema per la salute: davvero è innocuo bruciare rifiuti? Ci sono argomentazioni scientifiche che preoccupano tuttavia non si parla nemmeno del principio di precauzione, in nome del quale il Consiglio di Stato si è opposto all’ampliamento della discarica di Malagnino. Cremona è aria critica per la Regione, per quel che riguarda l’inquinamento dell’aria, e la qualità dell’ambiente non è una fissazione da estremisti: è patrimonio pubblico, la cui tutela facilita anche le attività economiche. Chi infatti non abita e non lavora più volentieri dove l’ambiente è migliore?
Il centrodestra d’altro lato si è organizzato e riesce con le sue testate a insistere energicamente nelle proteste contro le presunte contraddizioni della giunta Galimberti, che a propria volta sembra voler solo controbattere alle critiche, scegliendo, almeno pare, di restare sullo stesso piano di chi le fa. C’è però un numero notevole di elettori che non si sono riconosciuti né nel centrodestra né nel centrosinistra. La lettera del Pd, qui sotto, si oppone alla versione di Forza Italia riportata dal giornale della Libera agricoltori e di Arvedi.
Dopo le affermazioni rilasciate da parte degli esponenti di Forza Italia, il quadro risulta decisamente più chiaro anche per chi, come noi, ha appreso con sorpresa delle dimissioni del Dott. Zamboni.
E risulta anche assolutamente lampante ed estremamente deludente come sia stato fatto uno strumentale utilizzo della Commissione di Vigilanza da parte dei Consiglieri del centrodestra.
Il nodo è uno, e tutto politico. Il centrodestra, con Forza Italia in testa, non condivide le azioni intraprese dall’Amministrazione Galimberti e dall’assessore Manfredini rispetto al potenziamento della differenziata in città.
Posizione legittima, e per altro non nuova.
Anche in altre città, anche in un recente passato, sempre il centrodestra ha visto con diffidenza e mille dubbi il servizio di raccolta differenziato porta a porta, salvo poi ricredersi una volta portato il servizio a regime.
Con un piccolissimo sforzo della memoria ci preme rilevare, invece, come questa posizione del centrodestra cremonese contrasti nettamente e palesemente con l’intenzione manifestata più volte nei cinque anni passati al governo della città, senza mai concretizzare assolutamente nulla.
E forse riguardano più questi motivi, tutti politici e di merito, le dimissioni del Presidente Zamboni da Aem Gestioni, la società di Lgh che gestisce la raccolta rifiuti in città.
Zamboni probabilmente, non condividendo le azioni della giunta, ha legittimamente deciso di dimettersi.
Altra cosa sono l’inceneritore e il futuro di Lgh, questioni diverse rispetto alla situazione finanziaria di Aem, sulla quale Forza Italia tende a fare (probabilmente in modo volontario) confusione e che, certamente, non può essere imputata all’amministrazione Galimberti.
Anche in questo caso è evidente la contrarietà di Forza Italia che, dopo aver subito le linee di indirizzo dell’allora amministrazione Perri, ora si sente più libera di manifestare i propri mal di pancia.
Inoltre le suddette linee di indirizzo della precedente amministrazione, è bene ricordarlo, non erano arricchite e rese complete alcun piano industriale.
A differenza di quanto successo in passato l’amministrazione Galimberti sta facendo diligentemente proprio questo, proprio nell’ottica di affrontare il tema dell’inceneritore con il massimo della serietà, senza per questo rinunciare alla volontà di superare questo sistema di smaltimento. Una colpa? Certamente no.
Così come non può essere una colpa l’azione intrapresa dall’Assessore Manfredini, a cui va il nostro pieno sostegno, di migliorare il servizio di raccolta in città, incrementandolo a vantaggio della stessa.
Matteo PILONI, segretario provinciale PD
Roberto GALLETTI, segretario cittadino PD