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Inchiesta sul caso Eric Williams

Creato il 09 settembre 2010 da Basketcaffe @basketcaffe

williamsEra stato giustamente presentato come un giocatore che avrebbe fatto la differenza, un vero animale d’area, un pivot da Eurolega diciamo, e per una neo promossa quale Brindisi un lusso, visto che la formazione adriatica lo aveva strappato alla concorrenza molto agguerrita di Caserta. Ma sfortunatamente, la presenza di Eric Williams ex pivot della Scavolini Pesaro in maglia biancazzurra è durata solo qualche giorno di preparazione, e noi di Basketcaffe.com ci siamo chiesti il perchè, siamo andati ad indagare e n’è uscita una storia piuttosto insolita!

Giorno 3 settembre la società della New Basket Brindisi invia alla stampa un comunicato scarno che recita testualmente:

La società Enel New Basket Brindisi comunica di avere risolto il rapporto contrattuale con l’atleta statunitense Eric Williams. Le parti hanno ritenuto, consensualmente, di interrompere la collaborazione per motivi familiari del giocatore . A breve si comunicherà il nome del suo sostituto”.

Un fulmine a ciel sereno scagliato un giorno dopo la presentazione ufficiale della squadra, in cui Williams era parso molto scherzoso verso i presentatori e verso i tifosi. Ovviamente nulla faceva pensare a qualcosa di diverso.

Chi conosce un qualcosa del passato di Williams avrà storto il naso su quella frase “motivi di famiglia”. Avrà pensato subito ad altri problemi, e diciamo che il nostro buon Eric lo scorso anno a Pesaro ne ha combinata una più di Bertoldo. Partiamo dal ritiro della scorsa estate a Pesaro per capire cosa sia potuto succedere a Brindisi quest’anno.

Eric Williams per presentarsi in uno stato di forma accettabile (parliamo ovviamente di peso), a Pesaro fece uso di farmaci dimagranti che per poco non gli spappolarono il fegato. I tifosi pesaresi ricorderanno la lunga assenza di Williams, il suo viaggio negli States per curarsi, il ritorno in Italia ed il ricovero presso il reparto di Medicina Interna dell’ Ospedale San Salvatore di Pesaro per cercare di scoprire la natura del malessere. Williams infatti era colto da continuo vomito e da una certa stanchezza “cronica”. Pesaro parte senza di lui, ed è un 0-8 in campionato che stava per pregiudicare irreparabilmente il cammino della formazione pescarese, che alla fine del serie A si salverà anche grazie all’apporto di Williams.

ospedale-di-ostuniIn estate Brindisi firma Williams che nell’intento di coach Giovanni Perdichizzi, insieme al play Dixon sarebbe diventato uno degli assi portanti della squadra. Il ragazzo giunge a Brindisi con un peso di 137 Kg, dopo due giorni di ritiro durante gli allenamenti a Cisternino si sente male, solito vomito, corsa in ospedale. Ed è lì che nelle società di contrada Masseriola è scattato un piccolo campanello d’allarme. Il resto lo avrà fatto la filosofia di coach Perdichizzi che vuole ottimi uomini prima che buoni giocatori. Lo “Sceriffo” avrà pensato che meglio perdere qualche giorno a cercare un nuovo pivot, che ritrovarsi tra qualche mese, con Williams fuori gioco ed un 0-8 stile Pesaro da recuperare. Da queste valutazioni la scelta di rescindere, comunque, consensualmente il contratto con il giocatore americano.


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