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incipit

Da Guchippai
incipit
Un giorno del freddo mese di luglio del 2002, un uomo che si chiamava Josè Paulo fece un buco in un pavimento di legno marcio. Non cercava nè una via di fuga nè un nascondiglio, aveva solo pensato di usare le assi per accendere un fuoco, perchè erano anni che il gelo africano non era stato così intenso.Josè Paulo non aveva famiglia, ma si era assunto la responsabilità della sorella e dei suoi cinque figli dopo che una mattina il cognato Emilio era sparito improvvisamente, lasciando dietro di sé un paio di scarpe malandate e un certo numero di conti non pagati. I debiti erano quasi tutti con Donna Samima, la proprietaria di una bettola illegale nelle vicinanze del porto dei pescatori, dove venivano serviti tontonto e birra fabbricati con una gradazione alcolica incredibilmente alta.(Henning Mankell, Ricordi di un angelo sporco)Henning Mankell per me oramai è una garanzia, sia che scriva gialli sia che racconti altre storie, come questa. partendo da un piccolo dato di comprovata certezza storica, Mankell inventa le circostanze per cui una donna svedese si ritrova ad essere tenutaria di un bordello di successo nel Mozambico dell'Ottocento. naturalmente è impossibile sapere alcunchè della figura realmente esistita, mentre la protagonista che nasce nella fantasia dello scrittore e ci viene presentata nelle pagine del libro è una giovane donna che, benchè priva di esperienza, non si lascia abbattere dalle avversità e va avanti per la propria strada, anche se questo la pone in contrasto con la società circostante. una lettura molto gradevole caratterizzata dal consueto stile sobrio ed essenziale, e una trama che conquista e avvince fino alla fine.

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