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Proprio qualche giorno fa citavo Barker e la sua capacità narrativa. C'è da dire che come lui non credo esista nessun altro e la sua capacità visionaria di creare situazioni e immagini al limite dell'assurdo (spesso valicando questi stessi limiti) è impareggiabile. Il mondo in un tappeto non è esente da questa condanna, se vogliamo definirla tale, e i suoi personaggi si muovo in un mondo infestato da creature orripilanti, strane donne e sorelle dall'aspetto viscido e terrificante. Sogni, desideri, qui tutto è rimescolato con l'orrore, con il raccapriccio, fino a formare un tessuto a prova di proiettile che non lascia filtrare nemmeno la luce.
Ammetto che ho letto questo romanzo solo qualche giorno fa (ok, fustigatemi…) e dire che l'ho trovato sconvolgente è dire poco! Sono stato trascinato di forza in un viaggio nell'assurdo, in compagnia di alcune delle mostruosità più crudeli che mi sia mai capitato di vedere e ne sono felice! e, col senno di poi, credo di aver fatto bene a tenerlo buono per tutti questi anni: non so se quando uscì l'avrei potuto apprezzare allo stesso modo, coglierne alcune sfumature e godermelo come ho invece fatto stavolta. Quindi, consigliandolo a tutti voi, vi lascio all'incipit. Dovreste farvi un'idea di cosa potreste perdervi…
"Non v'è mai nulla che cominci. Non esiste un primo momento: non v'è parola o luogo da cui nasca questa storia o qualunque altra. Tutte le trame si possono sempre fare risalire a qualche narrazione precedente, e alle narrazioni ancora anteriori, anche se, via via che la voce narrante si allontana, il legame sembrerà divenire più tenue, perché ogni epoca vorrà che la vicenda venga narrata come se fosse una sua creazione. Così, ciò che è pagano verrà santificato, ciò che è tragico diventerò risibile; i grandi amanti si piegheranno al sentimentalismo, e i demoni si ridurranno a giocattoli a molla. Nulla è fisso. La spola va e viene, realtà e finzione, intelletto e materia, tessendo trame che possono avere in comune una cosa soltanto: in esse è nascosta una filigrana che con il tempo diventerà un mondo.
Quindi deve essere arbitrario il luogo dove decidiamo di imbarcarci. Un luogo a mezza strada fra un passato semidimenticato e un futuro appena intravisto. Questo luogo, per esempio."
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