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Incomincio da lunedì... Tra genialate e idiozie.

Creato il 04 aprile 2011 da Flavia

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Avete mai avuto la sensazione di star correndo verso il nulla?
No, non sarà un post imbottito di depressione, anzi, il contrario, perché non voglio più abbattermi, lasciare andare le cose perché ho paura di affrontarle ma... c'è sempre un ma... posso affrontare tutte le sfide come sono io adesso?

È meglio porsi un obiettivo possibile o i sogni sono tutto: insomma, sognare in grande o fare e basta? Ad ascoltare il mio prof di Organizzazione aziendale la verità è nel mezzo (e quando mai): obbiettivi alti ma fgattibili altrimenti si cade giù...

 

Posso davvero pensare di poter vincere ogni mia sfida?

Certo, potrei dire di sì, infilare il pugnale tra i denti e andare.. ma a cosa servirebbe se poi davanti alla tigre tremo e scappo?
Capitemi, non voglio assolutamente dire che non voglio correre rischi e decido di buttarmi solo se c'è la rete sotto ma da qui a dire di voler essere incosciente... no... non voglio.
Non voglio più bruciare le tappe e fare le cose a modo degli altri, perché 'è così che si fa', 'si deve correre', 'se non ti butti non farai mai nulla' etc etc...
Non è vero! Ragazzi, non è vero! Si può pure decidere di buttarsi dal Big Bang senza paracadute ma c'è differenza tra farlo per se stessi o farlo perchè sono gli altri a dirti di farlo, o comunque fanno pressioni perché tu lo faccia perché.... 'è ovvio fare così'.
No, non è ovvio, non è scontato che qualcuno voglia per forza dirsi professionista anche se non ha le basi, non è ovvio voler correre a perdifiato senza meta solo perché prima o poi qualcosa incontrerai...
Io voglio conquistare ciò che voglio realmente, non volere quello che mi capita di poter conquistare... e perdere tempo, diciamolo!
Io voglio sbagliare per conto mio, voglio fare le cose ai miei tempi e a modo mio! Perché un giorno non voglio dire: "Ah... se io...".
No!
Tutto questo sproloquio nasce da una riflessione di molto tempo fa  sul mio rapporto con la scrittura, diciamo che l'ho rivalutato e soprattutto gli ho dato il giusto spazio che merita, la giusta prospettiva: la frenesia dell'essere pubblicata, quell'agonia stupenda dell'attesa di una risposta, che sia essa negativa o meno (MAGARI!), credevo che non mi avrebbe mai presa, perché io sono io ma... non è vero, ha preso anche me!

Per questo poi ho iniziato a pubblicare il mio webook  per ritornare a un rapporto più personale e meno.. non so... vanesio?
Sì, vanesio. Non che chi pubblica lo fa per pura vanità, tutt'altro, credo che quello sia solo il caso dell'editoria a pagamento, percò credo che chi cerchi escluivamente e solamente la pubblicazione, perché 'tutti sono pubblicati' 'non ci vuole nulla'... quindi se a me dicono di no vuol dire che faccio schifo come scrittrice, e scriva solo per quello, sì, sia vanitoso.

Incomincio da lunedì... Tra genialate e idiozie.

E non ci tengo a esserlo.

 

Più che umiltà, ci vuole consapevolezza di sé: ho iniziato Inchiostro simpatico con un po' d'incoscienza, ma poi ho visto che ha iniziato ad avere riscontro nelle persone, con le case editrici e ora sto leggendo manoscritti e cerco recensioni xD

 

Non pensavo che in poco più di un mese le cose sarebbero arrivate a tanto, e spero che continuino a cambiare ancora - in meglio eh xDD - perchè anche se è faticoso stare dietro a tutto, è bello.

Sto facendo qualosa che mi far star bene, molto, e non uccede spesso.

Sono stata travolta in modo stupendo da tutto questo e se ono partita con un'idea, ora vedo più lontano: stanno cambiando le mie idee per il futuro e se da un lato sono felice, dall'altro invece sono terrorizzata, perchè devo cambiare di nuovo tutto: sì, è bello dire 'cambiare è bello', ' e si ha paura non si fa nulla' etc etc ma andatelo a fare davvero. Prendete coscienza che siete a un bivio e scegliete, ed è l'ultima possibilità che avete.

 

Vi viene la tremarella? 

 


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