Incontinenza verbale di un leader al crepuscolo

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Anche la fulgida intesa con le gerarchie ecclesiastiche, in nome della battaglia reazionaria per la vita contro la libera scelta, dei tempi del “caso Englaro”, sembra ormai lontana anni luce. Di tutte le innumerevoli gaffe delle quali il repertorio del cavaliere è costellato, quella che pregiudica il consenso cattolico è strategicamente la più controproducente e testimonia, oltre al sessismo da bar e alla trivialità dell’uomo, anche una sopraggiunta mancanza di lucidità.Questo è un uomo che non sta bene, e questa semplice considerazione vale la pena farla prima di ogni altra, per spiegare la sua ormai straripante incontinenza verbale; perché gaffe come questa non possono più essere lette come mezzi per distrarre l’opinione pubblica da ben altre questioni, quando la contropartita è così onerosa. La sopravvivenza politica del cavaliere ha, se non i giorni, sicuramente i mesi contati e sarebbe davvero imperdonabile che le opposizioni non riuscissero a trarre vantaggio dalla situazione per dare la spallata definitiva a un leader politico al crepuscolo.