Incontri, pupi e riflessioni.

Ieri è stata una bellissima giornata.
A distanza di più di dieci anni ho rivisto Silvia, amica del liceo, nonchè autrice assieme al marito di questo bellissimo blog. E' una persona stupenda, come la ricordavo.
Dopo aver trascorso con lei un paio d'ore a chiacchierare, IlMioAmore ed io abbiamo iniziato a riflettere seriamente sull'ipotesi di trasferirci all'estero.
Per lui non sarebbe un'esperienza nuova: quando aveva 24 anni si è trasferito in Austria e ci è rimasto due anni. Per fortuna è tornato in Italia, altrimenti non ci saremmo reincontrati e innamorati. Per me invece sarebbe un bel salto, un po' perchè sono molto legata ai miei genitori, un po' perchè sono sì adattabile ma sono anche molto abitudinaria. Poi mi dico, ho solo trenta(due) anni, la Purulla è piccola, la vita è bella... Torneremo sicuramente sull'argomento.
Giusto ieri sera siamo andati a mangiare una pizza con i nostri amici: c'era anche Cip assieme a sua moglie e al loro bimbo che domani compie quattro mesi.
Anche lui quattro anni fa si è trasferito all'estero, a Madrid, e anche lui "ce l'ha fatta", per così dire.
Di sicuro non l'avevamo mai visto tanto felice come ieri sera: ha trovato la sua dimensione, mentre quando viveva qui era piuttosto cinico, scontento per il lavoro e sul piano personale. Forse il fatto stesso di "aprirsi" a nuove coraggiose esperienze, come quella di trasferirsi all'estero, fa sì che accadano cose belle: sono convinta che l'atteggiamento positivo e di speranza favorisca le occasioni.
Chissà.
Intanto è stato molto bello chiacchierare con altre neomamme (la moglie di Cip tra l'altro è di origine messicana, mi ha offerto un altro punto di vista sulla puericultura), e notare come il linguaggio della maternità sia universale (certo, senza passare tutto il tempo a discutere di latte, pappa e pannolini!).